GROSSETO – In Regione per esporre i motivi di contrarietà al tracciato autostradale. Questa mattina il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, insieme ai sindaci di Orbetello, Magliano in Toscana e Capalbio, è stato ascoltato dalla Quarta commissione. “Non vogliamo certo che la Maremma sia una riserva indiana – commenta Vivarelli Colonna, presente anche in veste di presidente della Provincia -. Siamo per un progresso compatibile, per un sistema di comunicazione contemporaneo. Non abbiano pregiudizi ideologici contro l’autostrada ma argomentazioni tecniche contro la realizzazione di questo tracciato autostradale proposto da Sat che non porta benefici di alcun tipo. Anzi: un pedaggio folle che finisce per depredare i residenti, un sistema di complanari inefficace, una viabilità che mortifica il territorio. Un progetto maldestro che sembra ideato quasi per farsi dire di no”.
La Regione ha recepito le criticità da parte dei Comuni che hanno, in questi mesi, prodotto indicazioni e osservazioni per migliorare il tracciato.
In attesa della conferenza dei servizi, il Comune di Grosseto ha indetto un consiglio aperto mercoledì 18 alle ore 17.30 al teatro degli Industri per illustrare alla cittadinanza la proposta di tracciato.
Ecco il testo presentato in Regione
Il progetto dovrà essere integrato da:
1) Uno studio complessivo del traffico attuale (ante operam) e futuro (post operam) :
nello stato attuale dovrà essere indicata la rete locale, rappresentati i volumi di traffico sulle principali direttrici, con i pesi delle diverse categorie di traffico, individuando il traffico dato dai movimenti dei pendolari ed a breve percorrenza, che presumibilmente non utilizzerà l’autostrada.
Nello stato post operam si dovrà individuare il traffico indotto sulla viabilità ordinaria dalla presenza dell’autostrada, analizzando i diversi scenari: giorni feriali, festivi, variazioni stagionali con particolare riguardo ai periodi estivi di intenso traffico (esodi);
Si dovrà effettuare la verifica della ricaduta del traffico nell’area urbana del capoluogo Grossetano, indicando il traffico indotto sulla rete urbana dalla presenza dell’autostrada, con particolare riferimento alle direttrici di collegamento con la S.S. Aurelia;
2) Lo studio post dovrà verificare le funzionalità delle complanari nei vari scenari (feriali, festivi, estate, inverno, ore di punta – morbida) con l’individuazione di tempi di percorrenza al fine di poter confrontare l’attuale accessibilità dei territori a sud di Grosseto pre e post operam, e determinare i rispettivi livelli di servizio;
3) Si dovrà produrre uno studio specifico per il capoluogo e per i centri urbani interessati contenente l’impatto ambientale sulla città del traffico indotto dalla realizzazione dell’opera in termini di inquinamento atmosferico ed acustico;
4) Si dovranno predisporre le eventuali mitigazioni necessarie a contenere i parametri riscontrati degli inquinanti nei valori attuali in modo che l’autostrada non aggravi l’attuale situazione della città.
5) Si dovrà produrre un’analisi pre-post dell’incidentalità complessiva (SS1-Autostrada-Strade locali- ambito urbano), sia per valutare gli effettivi benefici dell’opera, sia per individuare i punti critici e determinare le eventuali opere di mitigazione necessarie;
6) Si dovrà produrre un elaborato dedicato alla mobilità ciclistica e pedonale che individui tutti i percorsi attuali e futuri utilizzabili dalle biciclette e dai pedoni, nei quali si dimostri la corretta permeabilità dell’autostrada per la mobilità dolce;
7) Si dovranno prevedere opere di mitigazione per evitare le componenti di traffico indotto nella città di Grosseto per tutte le direttrici provenienti dall’Aurelia, in particolare per il passaggio dall’uscita Grosseto Sud a quella di Grosseto nord;
8) Dovranno essere realizzate complanari conformi alla categoria C1 extraurbana, adeguatamente dimensionate per il traffico pesante;
9) Dovranno essere realizzati raccordi per le viabilità sia ad est che ad ovest dell’autostrada, raccogliendo tutte le viabilità minori esistenti;
10) Si dovrà prevedere un ingresso-uscita in corrispondenza del centro abitato di Rispescia per servire adeguatamente il parco della Maremma;
11) Tutto il sistema di mobilità interessato sia dal traffico diretto in autostrada, sia da quello indotto sulla viabilità ordinaria e sulle complanari dovrà essere verificato con un modello di assegnazione sia ante operam che post operam che analizzi tutti gli scenari, feriale, festivo, invernale estivo, ore di punta, e di morbida;
Il progetto ha delle criticità:
• Manca una uscita dedicata verso il parco per i veicoli in transito verso sud.
• flusso indotto sulla viabilità ordinaria che viene gravata dal traffico locale in modo strutturale e permanente in quanto l’autostrada non permette uscite prima di Fonteblanda in direzione sud;
• La barriera di esazione posta a nord dell’uscita della S.S. 1 Grosseto nord determina un naturale travaso di traffico sulla viabilità ordinaria urbana che, per evitare il pagamento del pedaggio, uscirà prima per raggiungere le destinazioni nel capoluogo, attraversando tutta la città o bypassando la barriera e rientrando ai successivi svincoli se deve proseguire sull’autostrada o sulle 4 corsie;
• Il tracciato costituisce barriera per tutta la viabilità locale, sul lato dove non è presente la complanare come per la strada di Vallemaggiore, il tracciato “sbatte” contro l’autostrada, lasciando a percorsi disagiati e lunghi il compito di collegamento al capoluogo.
• Gli Studi sul traffico ed ambientali redatti allegati al progetto, risultano incompleti e non adeguati all’importanza dell’opera;
• Mancano completamente gli studi di traffico sulla viabilità ordinaria, in particolare su quella del capoluogo e degli altri centri urbani;
• Manca una analisi dell’incidentalità che dimostri l’efficacia del progetto;
• Viene prodotto un notevole traffico indotto sul capoluogo dalla posizione della barriera di esazione Grosseto sud, oltre che dalla presenza dell’Autostrada, e dalla mancanza di uscite nei territori a sud di Grosseto
• Vengono prodotti notevoli incrementi dell’inquinamento nel centro abitato di Grosseto e negli altri centri urbani non valutati nello studio di impatto ambientale.
• Le complanari hanno sezione limitata e tracciato non idoneo ai flussi di traffico delle zone costiere;
• Le complanari risultano altamente pericolose per il tracciato e per le sezioni limitate (addirittura 5 e 4 metri e non asfaltate), incapaci di sopportare pubblico transito;
• Manca completamente lo studio di traffico delle complanari;
• Manca completamente uno studio della incidentalità globale per tutte le infrastrutture realizzate e quelle esistenti a supporto del traffico indotto che dimostri la pubblica utilità dell’intervento in termini di costi – benefici;
• Manca una analisi di sostenibilità per la mobilità ciclistica, e pedonale che verifichi l’integrazione del progetto alle previsioni di mobilità sostenibile esistente e prevista nel territorio.