FOLLONICA – Il Magma è di nuovo al centro dell’attenzione, questa volta non sul palco di una premiazione internazionale, ma nemmeno per motivi di minore importanza.
Il ministero Beni e Attività culturali e Turismo della regione Toscana, in collaborazione con la soprintendenza archivistica, ha scelto di inserire il centro di documentazione del museo in una rete di ricerca nell’ambito di un progetto che prevede la valorizzazione del patrimonio archivistico regionale.
Il Magma follonichese è, infatti, una di cinque realtà toscane scelte per la realizzazione del progetto dalla durata triennale, finanziato interamente dalla Regione con un contributo di 20mila euro annui per una durata di tre anni.
In pratica il progetto regionale ha l’obiettivo di preservare e valorizzare il patrimonio dell’archiviazione. I siti scelti sono la fondazione Primo Conti di Fiesole, la scuola normale superiore di Pisa, gli archivi dell’Unione della Valdera, il Centro per l’arte contemporanea Pecci di Prato e il museo Magma di Follonica, ognuno con un tema storico specifico.
Follonica, in virtù dell’esperienza e delle competenze in materia di archeologia industriale e della storia dell’impresa, avrà il compito di coordinare e raccogliere tutti i documenti che riguardano la storia dell’impresa, del lavoro e dell’artigianato toscano del territorio limitrofo. Ricerche e studi che, di fatto, già esistono ma che dovranno essere censite e coordinate, catalogate e messi a disposizione della rete.
A questo fine il progetto è orientato a tre linee guida; la strutturazione di un archivio multimediale locale e comprensoriale che prevede la collaborazione dell’istituto di ricerca Irta “Leonardo”, il censimento degli archivi d’impresa della “rete di ferro”, ovvero il censimento relativo a tutti gli archivi comprensoriali che si riferiscono al Magma e alle attività produttive dei dintorni, come Piombino o l’Isola d’Elba. Il terzo aspetto riguarda, invece, lo studio del movimento immigratorio di lavoro che nella storia di Follonica ha avuto un’influenza storica importante. Quest’ultima fase verrà elaborata con il gruppo storico “Storia e città” di Pistoia, sotto il coordinamento del professor Andrea Ottanelli.
Ogni anno verranno resi pubblici tutti i risultati degli studi e approfondimenti attraverso iniziative appositamente studiate per valorizzare il patrimonio archivistico, quali convegni, mostre o pubblicazioni.
«L’inserimento in questo progetto è per noi un grandissimo risultato che arriva quasi a sorpresa – ha dichiarato l’assessore alla cultura Barbara Catalani-. Avevamo presentato solo il Magma e il nostro lavoro. Essere inserito in questa rete di valorizzazione degli archivi storici è una grande soddisfazione.»