GROSSETO – Fumo, poi fiamme. Una fuga precipitosa, e poi le sirene e l’intervento dei Vigili del fuoco. È stata una serata movimentata quella di ieri in via Tevere a Grosseto. Da tempo il seminterrato del palazzo (ma anche di quello vicino) è diventato rifugio per senza tetto e sbandati. Un posto per dormire, per rifugiarsi, con giacigli improvvisati, rifiuti abbandonati, e quant’altro.
Ieri sera, verso le 23, con molta probabilità il giaciglio di fortuna di uno di questi “ospiti” è preso fuoco, innescando un incendio che ha richiesto l’intervento, per lo spegnimento, dei vigili del fuoco.
«Quando ho sentito le sirene ho immaginato subito cosa fosse successo – racconta Sergio Mantovani, uno dei condomini del palazzone di via Tevere – da tempo i seminterrati sono rifugio dei senza tetto». Una situazione mal tollerata da molti perché porta degrado e rifiuti, ma anche perché comporta una sensazione di insicurezza.
Al pian terreno del condominio, praticamente nuovo, dove si trovano una 40ina di appartamenti, ci sono i garage, mentre il seminterrato è di proprietà del costruttore. «Che però non ci fa nulla. E questo è il problema – prosegue Mantovani – non c’è un cancello né una porta a chiuderlo, è inutilizzato, se non dai senza tetto. Eppure potrebbe diventare un parcheggio seminterrato, in molti, se fosse controllato, preferirebbero mettere lì l’auto piuttosto che in strada. Quando c’è stata l’0alluvione qui abbiamo avuto per giorni due metri d’acqua».
«La situazione è ancora peggio nel palazzo a fianco, dove si sono accumulati anche rifiuti di ogni genere, anche una lavatrice». Fa vedere. «Sono andato anche a parlare con l’assessore Turbanti, sembrava interessato alla nostra situazione, e invece non si è visto più nessuno. Siamo arrivati ad un punto che ho timore a mandare il mio nipotino sotto casa con la bicicletta – racconta Mantovani che è un agente in pensione e dunque una persona abituata a valutare le situazioni di pericolo – e sono preoccupato per mia moglie, quando alle 8 di sera torna a casa dal lavoro».