GROSSETO – Forza Italia celebra in pompa magna la vittoria alle provinciali. Grosseto passa per la prima volta nella storia al centrodestra e per festeggiare l’impresa politica arriva in Maremma il coordinatore regionale Stefano Mugnai. Con lui ad abbracciare il nuovo presidente della provincia ci sono tutti i big del partito azzurro: dal vicesindaco Luca Agresti al sindaco di Orbetello Andrea Casamenti, dal coordinatore provinciale Sandro Marrini ai due nuovi consiglieri provinciali, Marco Biagioni e Luca Teglia.
In questa tornata elettorale Forza Italia tra l’altro è riuscita a fare “bottino” pieno: è l’unico partito della coalizione che sosteneva Vivarelli Colonna ad aver “piazzato” in consiglio due candidati. «Siete riusciti a fare qualcosa di grande – ha detto Mugani – un’impresa di cui parlano in tutta Italia. Grosseto è diventato un modello da seguire sopratutto perché qui il centrodestra collabora e unito vince e governa».
«Abbiamo cambiato la geografia politica di questo pezzo di Toscana – ha aggiunto – e abbiamo vinto perché avevamo una buona candidatura, un buon progetto e perché anche il sistema dei partiti ha funzionato. In una elezione di secondo livello come questa infatti è stato fondamentale il lavoro di chi è riuscito a coinvolgere i consiglieri di tutti i comuni della provincia». Ma alla “festa” di Forza Italia, andata in scena oggi nella sede di via Cavour, in piena centro storico a Grosseto, la star è stata senza dubbio Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
«Figure come la sua – ha spiegato Mugnai – sono importanti per tutto il centrodestra anche a livello nazionale». Vivarelli Colonna incassa dunque le lodi di tutto il partito azzurro, maremmano e toscano, e si prepara a governare la provincia con in testa tante battaglie a favore della Maremma. Ma a conquistare i tanti militanti, vecchi e nuovi, nella sala di via Cavour, non sono soltanto le idee e la sua linea politica, ma le parole che rivolge agli amici di viaggio di Forza Italia. «Sono commosso – ha detto il sindaco presidente – perché grazie a voi di Forza Italia ho conosciuto una parte della mia vita che non conoscevo. Ad ispirare il mio ingresso in politica, lo dico adesso, fu proprio Mugnai quando allora ero presidente di Confagricoltura. Io rimango un civico perché non ho la tessera di nessun partito, ma devo dire che sono molto vicino ai principi liberali e libertari di Forza Italia. Conosco e stimo tante persone in Forza Italia, a loro affiderei anche il mio conto in banca e i miei figli». Una dichiarazione di fiducia reciproca che spiega come nel centrodestra in questo momento sia il momento perfetto. Un momento storico.