GROSSETO – E’ nata l’associazione degli ex studenti dei licei Chelli. Il 23 dicembre scorso, nei locali del liceo paritario gestito dalla Fondazione diocesana Chelli, si sono ritrovati oltre 70 ex studenti, una rappresentanza di coloro che nel corso degli anni hanno raggiunto la maturità classica o scientifica e che ora sono universitari o affermati professionisti, sposi e genitori. Alcuni di loro studiano o lavorano all’estero e l’occasione promossa dalla Fondazione è stata davvero preziosa, perché ha permesso a molti ex studenti di rivedersi anche dopo molto tempo.
Alla serata, animata da Alessandro Di Murro, uno degli ex del Chelli, oggi impegnato in campo teatrale, sono intervenuti il vescovo Rodolfo Cetoloni, il presidente e il direttore della Fondazione Giulio Borgia e Alessandro Vergni, l’attuale preside Paola Biondo, gli ex presidi Paolo Pecciarini, oggi responsabile di un liceo paritario a Firenze, e Ada Corsini, don Pier Mosetti, responsabile del coordinamento diocesano scuole cattoliche, nonché diversi docenti, che nel corso degli anni hanno prestato il loro servizio al Chelli.
Al termine di una votazione per alzata di mano, è stato scelto il nome della neonata associazione di ex studenti: “Semper Chelli”, a significare come il legame nato nel corso del quinquennio liceale resti per sempre, per lo stile, i valori, l’approccio che i licei hanno offerto e continuano ad offrire agli studenti.
“Questa serata – ha annunciato il presidente della Fondazione, Giulio Borgia, che molto si è speso, insieme alla segreteria e ad alcuni volontari, per la nascita dell’associazione – inaugura di fatto il percorso che nel 2017 vedrà i licei Chelli festeggiare i 20 anni di presenza a Grosseto e per i quali organizzeremo iniziative volte a sottolineare il valore, in termini di pluralità di scelta, che una scuola come questa ha dato e sa dare al nostro territorio”.
In questi 19 anni sono stati 316 gli studenti che hanno conseguito la maturità ai licei Chelli. Ad essi vanno aggiunti coloro che hanno compiuto solo un tratto della loro formazione liceale nell’Istituto voluto dalla Diocesi.
“Quella delle scuole cattoliche resta un grande investimento di prospettiva fatto dalla nostra Chiesa per questo territorio – commenta il vescovo Rodolfo – Negli anni, da quando mons. Angelo Scola, oggi cardinale arcivescovo di Milano, intuì in modo lungimirante questo bisogno educativo, ad oggi di strada ne è stata fatta molta e la nascita di una associazione che riunisce gli studenti che si sono succeduti, è il segno più bello della vitalità di questa istituzione, che non è della Chiesa, ma di un territorio intero, perché a servizio di tutti, come ha dimostrato di esserlo davvero”.
La serata, in un clima di affetto e di gioia, è stata anche un’occasione per un tuffo nel passato, per ricordare momenti, tappe, vicende, che hanno scandito questi quasi venti anni di vita dei licei paritari.
L’associazione nasce con l’obiettivo principale di riunire gli ex alunni, consolidare amicizie nate sui banchi del liceo, costruirne di nuove, sostenere il percorso di chi è attualmente uno studente Chelli. In questo senso una prima iniziativa è già stata fatta: nella mattina del 23 dicembre, infatti, alcuni ex studenti, oggi universitari o già inseriti nel mondo del lavoro e delle professioni, ha incontrato i ragazzi del quinto anno, che si preparano alla maturità, ma che sono anche alle prese con i test di accesso ai vari corsi di laurea, per un incontro di orientamento “alla pari”, nel quale hanno potuto raccontare le loro esperienze.
Non solo: l’associazione nasce anche con lo scopo di promuovere iniziative di volontariato in ambito scolastico. E’ stato redatto uno statuto ed approvata una quota associativa annuale di 10 euro, mentre in occasione dell’incontro da cui l’associazione è sorta sono stati anche scelti i membri entrati a far parte del consiglio direttivo.
“E’ stata una bella emozione, un dono incredibile rivedere studenti che in questi vent’anni hanno frequentato il nostro liceo e che ora sono uomini e donne maturi – ha commentato la preside Paola Biondo – E’ un tesoro prezioso da cui ripartiamo con rinnovato entusiasmo per rafforzare il nostro impegno presente e far sì che il Chelli continui ad essere capace di interpretare un modello di scuola che, accanto alla formazione curriculare di qualità, riesce a prendere per mano i ragazzi per farli crescere consapevoli, critici, robusti, e farne dei cittadini attivi e impegnati. Noi ce la mettiamo tutta e i risultati ci stanno confermando che siamo sulla strada giusta”