GROSSETO – Si avvicina il momento della verità per la provincia di Grosseto. Domenica 8 si vota per eleggere il nuovo presidente di Palazzo Aldobrandeschi e per rinnovare il consiglio provinciale. Il centrodestra per vincere la storica battaglia della Maremma (non c’è mai stato un presidente “azzurro” da questi parti di Toscana), ha puntato su Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto. E Vivarelli Colonna a due giorni dal voto lancia il suo appello per conquistare la presidenza. Un appello esteso in modo esplicito anche al Movimento 5 Stelle, forza con cui anche a livello comunale il centrodestra ha aperto da tempo un tavolo di confronto.
«Credo nella Provincia: la riforma Delrio, che ha di fatto svuotato questo Ente delle competenze che aveva, è stato uno errore per l’Italia e, in particolare, per un territorio vasto e variegato come il nostro. Oggi paghiamo le conseguenze dell’ennesima riforma fatta senza criterio, senza una visone più ampia ma, come spesso succede, solo sull’onda del populismo più becero e pericoloso».
«La vittoria del No al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre ha, per fortuna, riaperto il dibattito anche sul futuro di questo Ente: personalmente, sono convinto che possa tornare ad avere di nuovo un ruolo fondamentale».
«La Provincia di Grosseto, così puntiforme, estesa, articolata, scarsamente popolata, deve avere un coordinamento sovra-comunale coerente, efficace e forte: solo così potrà tornare a dialogare con Regione e Governo in maniera autorevole. La Provincia è l’unico ente di area vasta che ci preme non solo che viva ma che prosperi: e l’unico modo affinché ciò avvenga è che il sindaco di Grosseto ne divenga presidente. È necessaria una discontinuità anche qui: è necessario che ci sia, anche qui, un’alternanza. È opportuno che guidi la Provincia chi crede veramente nelle possibilità che questo Ente torni ad avere un ruolo attivo e propositivo».
«Per questo faccio appello ai consiglieri 5 Stelle del territorio affinché vadano a votare e votino per l’alternativa a chi ha governato sempre e in maniera sempre uguale. Il Movimento conosce gli impegni che già ci siamo presi su alcuni temi e il mio desiderio è quello di continuare, su scala più ampia, la collaborazione avviata a livello comunale. Questa può veramente essere un’occasione storica per cambiare le sorti di tutto il nostro territorio: il futuro è aperto. Andiamo a costruirlo domenica 8 gennaio. Insieme».
«Ci impegnano, in caso di vittoria, ad organizzare dopo i primi sei mesi una conferenza provinciale sui temi dello sviluppo del territorio, in funzione anche dell’ipotesi di ripristino del ruolo delle Province. Attualmente, l’unica forza di opposizione capace di dialogare e contribuire è il M5S: su temi come il distretto rurale e la salvaguardia dell’ambiente c’è unità d’intenti».
«Per quel che riguarda il tema caldo di questi giorni sul tracciato del corridoio tirrenico della Sat, la mia posizione è stata ampiamente chiarita e resa nota ed è in sintonia con quella del Movimento. Nel caso che alla presidenza di Palazzo Aldobrandeschi dovesse arrivare chi ha un’opinione diversa, non si lamenti nessuno, tanto meno chi ha deciso di non andare a votare il prossimo 8 gennaio».