FOLLONICA – Sulla questione Tangram interviene Ettore Chirici, capogruppo del Gruppo Gente di Follonica in consiglio comunale.
“Si sbaglia ad isolarla dal contesto degli atti proposti – scrive Chirici – Sia chiaro, avremmo preferito non modificare l’assetto attuale (che non amplia la concessione, come falsamente è stato scritto, ma modifica il numero di punti ombra passando dal 40% al lordo delle strutture, al 60 solo del netto; quindi, poca cosa). Come è stato affermato in consiglio, l’accesso a questo modesto ampliamento non potrà essere automatico.
Si tratta di un errore politico perché lascia spazio a chiacchiere, sposta l’attenzione dai contenuti dei provvedimenti, senza avere particolare utilità”.
“Non siamo contrari a modificare concessioni o convenzioni se e quando ci siano motivazioni forti, che in tal caso non sussistono (l’erosione? Ma si sapeva e sono in corso interventi sulle opere a mare) – aggiunge il capogruppo di Gente – Vorremmo anzi nel futuro prossimo che uniformassimo le regole tra i vari tipi di concessione e ne riducessimo le diversità. Meglio veri stabilimenti balneari che situazioni ibride. Ma non isoliamo “Tangram” dal contesto. Stabilito che non è possibile un’operazione semplice di trasferimento, sono create adesso le condizioni perché possa avvenire”.
“La variante modifica, finalmente, la destinazione della cosiddetta “Spiaggina” (alla Colonia), toglie errori, la indirizza verso la struttura balneare anche con scopi sociali. Nell’atto di indirizzo (cioè gli obiettivi che il Comune intende perseguire con successivi atti), si rileva opportuno decongestionare il litorale centrale dalle concessioni: è un obiettivo raggiungibile a questo punto e mi par chiaro chi debba mettersi in gioco. Avremmo preferito una sola variante o comunque una più corposa, mentre si prosegue la politica degli atti successivi.
E’ chiaro che, su argomenti di questo genere, i tempi siano importanti. Era utile far passare comunque questa variante, non bella, ma non pericolosa e non stravolgente. Ad esempio, individua l’area, sulla spiaggia e in mare, per i giochi dell’acqua; si adegua alle nuove norme regionali; interviene sulle recinzioni invernali degli stabilimenti affrontando il tema del decoro”.
“L’atto di indirizzo contiene – conclude Chirici – spunti più interessanti: il tema degli accessi (sia nel tratto delle baracche, sia dal Villaggio svizzero verso nord), quello dei servizi decenti (wc, docce, ecc, speriamo riducendo gli sprechi attuali di acqua, la sperimentazione di strutture per il ricovero di ombrelloni e sdraio nelle spiagge pubbliche, la verifica degli esiti delle opere a mare e, quindi, l’eventuale revisione di concessioni eccessive, la sistemazione della zona nord (dal Boschetto alla Baia Toscana).
Proprio a nord è urgente seguire i lavori e l’attuazione del progetto, se del caso, richiederne modifiche, perché la ghiaia attuale sia solo la base e vi siano messe le quantità previste di materiale più idoneo e decoroso e poi tanta, ma tanta sabbia. Infine, l’atto di indirizzo delinea i termini del rapporto con i concessionari in base alla recente norma regionale che collega il prolungamento temporale delle concessioni agli investimenti di interesse pubblico”.