GROSSETO – “Gli oneri sulle concessioni e i canoni del demanio idrico deliberati dalla Regione Toscana mettono in forte difficoltà le imprese, soprattutto le piccole, che rischiano in taluni casi la chiusura delle attività”. A scriverlo è la Cna di Grosseto.
“E’ apprezzabile la scelta della Regione di addivenire ad un complessivo riordino di una materia complessa come quella del demanio idrico – si legge nella nota dell’associazione – determinata dal trasferimento delle competenze prima in capo alle Province, ma il combinato disposto delle norme approvate di recente e soprattutto il mancato confronto preventivo con le categorie economiche sui gravi impatti che l’omogenizzazione delle tariffe ha comportato per le imprese, sta determinando una situazione iniqua mettendo a rischio la loro perdita di competitività, soprattutto in territori come la provincia di Grosseto.
I canoni infatti per molte attività sono aumentati in maniera considerevole anche raddoppiati e quadruplicati , passando per qualche piccola attività come ad esempio una tintolavanderia da poco meno di mille euro a oltre tremila euro. Per le attività più strutturate è andata anche peggio: un ormeggiatore che pagava diecimila euro di concessione con le imposte regionali arriverebbe a venticinquemila e così via”.
“Considerato che i pagamenti debbono essere effettuati entro il 31 dicembre – osserva la Cna – l’impatto sulle imprese è pesante. Gli ormeggiatori, i titolari degli stabilimenti balneari, i proprietari di orti agricoli oppure chiunque sia in possesso di un pozzo dotato di contatore hanno visto aumentare imposte e canoni di concessione, senza preavviso e soprattutto senza concertazione”.
Cna Grosseto ha contribuito alla stesura di un documento che Cna Toscana, unitamente alle altre organizzazioni economiche, ha inviato alla Regione con il quale si chiedeva una revisione complessiva del sistema normativo e tariffario, una rateizzazione e proroga dei pagamenti.
Le richieste sono state accolte in maniera parziale. “Si è ottenuta una rateizzazione in 5 anni dei canoni 2016 e 2017 per gli ormeggiatori – spiega la Cna – restando l’obbligo del versamento delle imposte sulle concessioni al 31 dicembre. Per gli emungimenti di acque sotterranee da pozzi non è stata accolta la richiesta di proroga del termine del 31 dicembre, prorogato invece al 28 febbraiio (era il 31 dicembre) il termine per la richiesta delle riduzioni previste dalla legge regionale. La Regione si è impegnata ad incontrare nuovamente le categorie economiche nei primi mesi del 2017 al fine di valutare una revisione tariffaria anche in ragione del gettito e del recupero di evasione”.
“Cna Grosseto – si legge infine nella nota – si è impegnata fin da subito per un revisione del sistema tariffario ed impositivo sulle concessioni e canoni del demanio idrico che riduca l’importo dei canoni, riveda la classificazione delle attività tenendo in debita considerazione le microimprese e rivedendo il sistema per il calcolo forfettario, oggi penalizzante per le imprese con consumi contenuti. Cna Grosseto inoltre offre assistenza ai propri associati per valutare la situazione di ogni singola azienda, quindi invitiamo tutti gli interessati a contattarci al numero 05644711”.