GROSSETO – Finisce con la fuga a più quattro del Braccagni l’anno solare del girone grossetano di Terza categoria. Al termine della dodicesima giornata, l’ultimo successo dei gialloverdi a spese della Torbiera è una piccola grande ipoteca sul campionato, che pure era iniziato sotto il segno dell’Orbetello Scalo, del Montiano e del Ribolla. Ma domenica dopo domenica il team di Filippo Galeotti è cresciuto dopo una partenza in sordina e già alla quinta giornata, complici turni di riposo e passi falsi delle dirette concorrenti, era secondo; alla nona l’aggancio in vetta ai montianesi e sette giorni dopo il sorpasso ufficiale. Parlano chiaro anche i numeri: dieci vittorie, due pareggi e neanche una sconfitta, come il Montiano, ma anche l’attacco migliore assieme a quello della Nuova Grosseto e la difesa più difficile da perforare, con la bella media di mezza rete subita a match.
“Non ci aspettavamo né immaginavamo questo primo posto – ha detto Galeotti – eravamo partiti per far crescere i nostri giovani e divertirci, invece siamo lassù. Ora vorremmo entrare nei playoff. La svolta? Contro il Campagnatico in trasferta, nella settima giornata: abbiamo vinto con un buon 2-0 ma soprattutto abbiamo preso convinzione e iniziato a giocare bene. La nostra arma migliore? Il gruppo: tutti si vogliono bene, corrono, si sacrificano dal centrocampista al difensore nessuno escluso. I margini di miglioramento ci sono singolarmente, essendo un gruppo giovane”.
Un bel cambiamento per una squadra senza grandi progetti né ambizioni, rifatta per metà due anni fa, rinforzata con alcuni nuovi innesti nell’ultimo calciomercato estivo e con i soli veterani Manzella, Modesti, Galli e Pieri in una rosa di 22 elementi. “Adesso nel mercato autunnale – ha continuato Galeotti, già mister della gloriosa Etrusca Vetulonia dove anche giocava – abbiamo preso il difensore Turin dal Castiglione mentre Parisotto è andato al Casotto Marina. Le rivali che temiamo di più? Ribolla, Montiano e Nuova Grosseto, mentre non vedo nessun’altra sorpresa. Vorrei ringraziare Carducci e Soldati che mi stanno aiutando negli allenamenti e soprattutto la società che mi ha dato l’opportunità di allenare qui avendo solo 33 anni. A Braccagni si sta bene, siamo un bel gruppo, ci divertiamo…e facciamo spesso delle belle cene”.