GROSSETO – Troppi disagi per i pendolari tra Grosseto e Siena dopo la frana che ha interrotto la linea ferroviaria sino a Buonconvento. Per questo i pendolari maremmani scrivono, tra gli altri, al presidente della regione Toscana Enrico Rossi. A sostituire i treni sulla tratta sono navette bus, che però, secondo quanto scrivono i pendolari, stanno causando non pochi problemi.
«Con la programmazione attuale vengono tagliate fuori completamente le stazioni di Roccastrada e Sticciano ed in parte quella di Montepescali da e verso Siena – scrivono i pendolari – . La prima cosa che crea forti disagi è la non sostituzione del treno 21374 che partiva da Grosseto per Siena delle ore 6,10. Attualmente per recarsi a Siena ad esempio da Montepescali è disponibile il sostitutivo delle ore 5,10 con arrivo a Siena alle ore 6,25, oppure prendere il treno 11877 per Grosseto delle ore 7,05 per poi prendere il bus sostitutivo in partenza alle ore 7,25 da Grosseto (sempre che il treno non faccia ritardo altrimenti c’è il rischio di rimanere a Grosseto) con arrivo a Siena alle 8,40 circa. Quindi la mattina abbiamo un gap di circa 2,30 ore in un orario fondamentale di entrata a lavoro di tanti pendolari (con il treno si arrivava alle 7,45 circa). La cosa peggiora negli altri orari dove tra Grosseto (con Montepescali non servito da tutte le corse) e Buonconvento è servito dai bus navetta con proseguo della corsa tra Buonconvento e Siena con il treno».
«In questo modo i tempi di percorrenza Siena-Grosseto sono superiori alle due ore ed inoltre spesso e volentieri i bus navetta viaggiano quasi vuoti (i pendolari visto il tempo notevole del viaggio, si organizzano con l’auto o con i bus Tiemme solo per chi scende a Grosseto e non nelle frazioni). Chiediamo il ripristino dell’orario che era in vigore fino al 18/012/2016 dove gli autobus duplicavano le corse dei treni tra Grosseto e Siena e viceversa, mentre per la tratta Buonconvento-Siena continuava a funzionare il treno. I questo modo oltre a servire le Stazioni di Montepescali, Sticciano e Roccastrada, i tempi di percorrenza tra Siena e Grosseto erano identici, se non in alcuni casi inferiori a quelli originari del treno, il numero di utenti che lo utilizzavano era pari a quelli che usufruivano del treno prima dell’interruzione. Dunque come pendolari non capiamo perché un servizio funzionante egregiamente come questo non è stato confermato, ma si è ricorso alla soluzione attuale che agevola solo i pendolari tra Buonconvento e Siena e penalizza fortemente quelli dell’area Grossetana. Con la speranza di una rapida riapertura della linea ferroviaria, ci auguriamo che le nostre considerazioni, atte a ridurre il disagio dei pendolari che tutte le mattine devono recarsi a lavoro utilizzando i mezzi pubblici – conclude -, possono essere prese in seria considerazione dagli uffici competenti».