MASSA MARITTIMA – Sono finiti in carcere i due maremmani, residenti nella zona delle Colline metallifere, uno di 61 anni e l’altro di 38 anni, ritenuti i responsabili dalla procura della Repubblica di Grosseto di due incendi dolosi nel territorio del comune di Massa Marittima.
A seguito delle indagini è arrivato il provvedimento di custodia cautelare in carcere. Gli incendi si verificarono nel mese di giugno di quest’anno e distrussero svariati ettari di grano e numerose piante di olivo procurando all’azienda agricola proprietaria del terreno ingenti danni economici.
L’attività investigativa, grazia anche alle telecamere di sorveglianza presenti sul territorio, ha permesso di riconoscere l’auto di uno dei due arrestati transitare nella zona degli incendi in orario compatibile con i roghi appiccati. Ai carabinieri che si sono occupati delle indagini era apparso chiaro anche il movente di questa azione: uno degli arrestati, il più anziano, si era reso responsabile di reiterati episodi di pascolo abusivo in terreni privati, in seguito ai quali un agricoltore della zona aveva sporto denuncia nei suoi confronti. Alla denuncia erano seguite anche minacce dirette e specifiche con affermazioni chiare: se la querela non fosse stato ritirato sarebbe stato “dato fuoco a tutto”.
Da ulteriori indagini poi i carabinieri hanno individuato che l’uomo più anziano dei due arrestati era l’ideatore e il mandante degli incendi e l’altro, il più giovane, l’esecutore materiale.
I due arrestati si erano resi responsabili dopo gli incendi di ulteriori minacce nei confronti dell’agricoltore che li aveva precedentemente denunciati. Ai due sono stati sequestrati anche un’auto e una moto entrambi con il numero di telaio abraso. Per i reati legati a questi due mezzi le indagini sono ancora in corso.