GROSSETO – «Sulla questione gazebo stiamo risolvendo gravi problemi creati agli esercenti dalla precedente amministrazione e proseguiamo su quella strada. Non c’è nessuna marcia indietro o nessun contrordine». Così l’assessore Fabrizio Rossi commenta la vicenda dei gazebo in centro di fronte agli esercizi commerciali.
«Non abbiamo cambiato idea sui gazebo: noi siamo sempre stati favorevoli ma solo nella legalità – precisa Rossi -. Se c’è stato qualcuno che pare proprio aver cambiato idea è il centrosinistra, visto che li aveva proibiti in centro storico nel 2013 quando approvarono il Regolamento Urbanistico. Il 20 settembre abbiamo iniziato un percorso per rimuovere le illegalità normative, le discrasie regolamentari che il centrosinistra aveva creato esponendo i commercianti a gravissime ripercussioni amministrative e penali».
«Un percorso virtuoso fatto a tappe che porterà gli esercenti a mettersi a riparo da quelle sanzioni e quei sequestri avvenuti negli anni passati – prosegue Fabrizio Rossi -. Prima tappa è stata il modificare l’art. 8 bis del Riec, considerato illegale da molteplici sentenze della magistratura: lo abbiamo fatto il 20 settembre 2016 in Consiglio comunale, specificando meglio le tipologie di strutture A, B e C. Seconda tappa sarà poi il prossimo 22 dicembre quando modificheremo il Regolamento urbanistico approvato nel 2013, in palese contrasto con la vecchia disposizione dell’8 bis del Riec redatta nel 2011 dall’amministrazione Bonifazi, sanzionata più volte di illegittimità dalla magistratura».
«Saranno modificati alcuni articoli per dare la possibilità – non solo nel centro storico ma in tutto il territorio comunale – di poter scegliere: sarà sempre consentita l’occupazione di suolo pubblico con autorizzazione Tosap, con tavoli sedie pedane e ombreggianti e, in determinate aree private o pubbliche, anche nel centro storico – continua la nota -. La vera novità inserita nel Ru è un’altra: potranno essere istallati manufatti chiusi o aperti, previa concessione dell’area da parte dell’Amministrazione comunale. Con la concessione dell’area, gli uffici comunali possono rilasciare gli idonei titoli edilizi per fare manufatti nella legalità, mettendo al riparo da sanzioni gli esercenti, eliminando le incertezze, facilitando il lavoro di coloro che sono pronti ad investire anche con nuove assunzioni. Sarà maggiormente garantita l’armonia e il decoro del centro storico, con strutture coerenti con il contesto urbano».
«Dopo il 22 dicembre la variante semplificata, se non verranno poste osservazioni, sarà automaticamente approvata e l’ufficio patrimonio del comune di Grosseto potrà attivarsi con i bandi: questa sarà la terza tappa del percorso che è stato concertato con le associazioni di categorie e spiegato in più occasioni ai singoli esercenti – prosegue Rossi -. È falso affermare che la soluzione al problema ce l’ha data Mascagni o Carlicchi, o tanto meno il centrosinistra, colpevole, invece, di aver causato il problema e mai partecipato a nessuno degli incontri con i cittadini e con le associazioni. Non si può fare il gioco delle tre carte con le leggi e i regolamenti».
«A settembre abbiamo chiarito gli aspetti della tipologia A del regolamento inerente le strutture a servizio di attività di somministrazione che necessitano della sola autorizzazione di occupazione di suolo pubblico; adesso la previsione urbanistica diversa nel Ru consentirà di realizzare gazebo che finora non erano possibili nel centro storico, addirittura più capienti, previo rilascio dei titoli edilizi».
«In conclusione, non abbiamo corretto il tiro cambiando idea su suggerimento del centro sinistra, ma abbiamo modificato due regolamenti che non consentivano di fare gazebo o dehor nella legalità. Ciò che è apparso questa mattina sulla stampa è fuorviante e racconta cose non veritiere: il combinato disposto dei due regolamenti, che vede prevalente il Ru rispetto all’altro, deve essere valutato con attenzione e senza slogan elettorali. Se avevano già la soluzione in tasca perché non c’hanno pensato negli ultimi anni quando governavano? L’amministrazione – conclude – proseguirà il percorso iniziando il nuovo anno con individuare le aree e fare poi i bandi».