GROSSETO – Da oggi gli allevatori che hanno subito predazioni potranno trovare informazioni e consigli sul nuovo portale www.protezionebestiame.it; un sito internet promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, condiviso con le organizzazioni professionali agricole e sviluppato da tecnici incaricati dall’Istituto di Ecologia Applicata, tra cui anche alcuni tecnici coinvolti nel progetto Life Medwolf, che potrà contare anche sull’esperienza vissuta nel territorio grossetano.
Sarà possibile cercare informazioni su come costruire una recinzione, o ancora su come allevare adeguatamente i cani da guardianìa anche se tali strumenti, come specificato dallo stesso staff che ha realizzato il progetto, non possono rappresentare la soluzione definitiva alle predazioni ma un valido supporto agli allevatori.
“Il lupo, oramai presente stabilmente in gran parte del territorio appenninico, si sta spingendo in aree collinari e pianeggianti – spiegano i membri del Progetto Medwolf – mettendo in crisi chi prima d’ora poteva lavorare pensando di non dover affrontare questo problema. Il sito, proprio per far fronte a questa esigenza, può guidare i tecnici delle associazioni di categoria nell’affiancare gli imprenditori agricoli a fare la scelta migliore. Oltretutto si possono trovare anche informazioni sulla normativa vigente in materia di rimborsi per i danni causati dal predatore al bestiame, da cui emerge una notevole variabilità di approcci. Ci auspichiamo un ampio uso delle informazioni e ci impegniamo per continuare a fornire il nostro contributo con nuove informazioni e testimonianze”.
Scegliendo i cani da guardianìa bisogna sottostare a una serie di comportamenti e di regole che, se non seguite, potrebbero non rendere il cane un valido aiuto o addirittura diventare un problema per l’allevatore. Anche nel caso delle recinzioni le varie alternative vanno scelte in base al contesto, chiaramente con l’assistenza di tecnici specializzati. È necessario sviluppare una strategia a lungo termine che possa prevedere interventi a tutela delle attività umane produttive e del predatore portando le perdite a livelli sostenibili, adottando così il principio di capacità portante sociale, e non solo quella ambientale.