FIRENZE ā La Regione Toscana sostiene gli allevatori alle prese con i sempre piĆ¹ frequenti attacchi dei lupi. Eā stato approvato il 2 dicembre scorso il decreto con cui sono stati messi a disposizione 700mila euro che, sommati a un precedente stanziamento di 400mila euro consentiranno di risarcire tutte le domande presentate nel 2015 e una prima parte di quelle presentate nel 2016.
āVogliamo essere a fianco degli imprenditori che vedono vanificato il loro duro lavoro dagli attacchi dei predatoriā, ha spiegato lāassessore allāagricoltura Marco Remaschi, nel corso della conferenza stampa dedicata a questo tema alla quale ĆØ intervenuto il consigliere regionale Leonardo Marras.
āIl risarcimento economico ā ha aggiunto lāassessore ā vuol essere anche una azione di difesa complessiva di un comparto, quello dellāallevamento e dei settori connessi, che ĆØ fondamentale per la Toscana, e non solo per il settore agricoloā.
Sono 616 gli allevatori che hanno presentato domanda di risarcimento. Oltre il 60 per cento proviene dalla provincia di Grosseto, il restante 40 per cento da tutta lāarea appenninica. Oltre a denunciare una ingente perdita di capi, gli allevatori hanno chiesto lāintervento finanziario della Regione anche per danni indotti, come la diminuzione di latte prodotto dal bestiame impaurito in seguito agli attacchi.
Negli ultimi tre anni, mentre ĆØ stabile il numero degli allevamenti colpiti, ĆØ cresciuto invece di almeno il 30 per cento il quantitativo di capi persi: segno che gli attacchi sono sempre piĆ¹ intensi. Cambia anche la tipologia delle vittime: prevalentemente pecore ma anche animali piĆ¹ grossi come esemplari bovini allevati allāaperto, soprattutto giovani vitelli. Secondo i piĆ¹ recenti studi condotti dallāuniversitĆ di Firenze, nei nostri boschi vive una popolazione di lupi formata da circa 108 gruppi riproduttivi (erano 72-73 nel 2013): complessivamente si stima che la popolazione di lupi ammonti a circa 600 animali.
I gruppi si stanno rafforzando anche a causa di incroci con cani randagi. Per gli ibridi giĆ dal 2014 sono state avviate le catture, che sono state effettuate in via sperimentale nelle aree di Arezzo e Grosseto. Gli ibridi catturati sono stati immediatamente sterilizzati e indirizzati ad appositi centri specializzati per la detenzione di animali pericolosi.
Ma secondo Marras non ĆØ sufficiente: āBisogna insistere con la Ue per la modifica della direttiva Habitat. La difesa della zootecnia ĆØ presidiare lavoro e ambiente, per questo sono importanti i risarcimenti insieme alla difesa dei lupi in purezza, ma tenendo sotto stretto controllo costante lāequilibrio del territorio. Bisogna anche ripensare ai tetti risarcitori, rendendoli piĆ¹ elasticiā.
āCertamente ā continua Remaschi ā le azioni sin qui intraprese non sono ancora sufficienti e molto lavoro ancora ĆØ da fare per garantire, ad un settore delicato ed importante come la zootecnia toscana, di poter avere un futuro non solo di sussistenza, ma anche con prospettive concrete di sviluppo. SarĆ necessario verificare, tutti insieme, ulteriori azioni da intraprendere e risorse da impiegare per affrontare un problema che ĆØ tuttāaltro che di facile risoluzione, ma che comunque deve vederci in prima linea a fianco degli allevatoriā.