GROSSETO โ 140mila euro di contributi erogati a tasso zero: รจ il dato principale del prestito sociale 2016, progetto varato e finanziato dalla Regione Toscana con cinque milioni di euro per sostenere, con prestiti fino ad un massimo di tremila euro restituibili in 36 rate senza garanzie e senza alcun interesse, persone e famiglie in situazione di particolare difficoltร o fragilitร socio-economica.
Come giร nel 2014, la Caritas diocesana di Grosseto รจ stata la capofila per lโarea socio-sanitaria grossetana, che comprende oltre al capoluogo anche i comuni di Roccastrada, Castiglione della Pescaia, Scansano, Campagnatico e Civitella Marittima.
In questi mesi sono stati attivati tre sportelli sul territorio che hanno raccolto complessivamente 222 domande, il 65% delle quali presentate da cittadini italiani e ne sono state approvate e ammesse al finanziamento 61 con unโerogazione media di 2250 euro.
Lโisee medio delle persone che hanno fatto domanda ammonta a 6400 euro.
โRispetto al 2014 โ commenta Luca Grandi, vice direttore di Caritas diocesana โ cโรจ stato un calo delle richieste (-87), che perรฒ si sono collocate in una fascia sociale piรน affine al microcredito e alla finalitร che esso persegue. Infatti anche il valore medio dellโIsee di coloro che hanno fatto richiesta di prestito รจ stato piรน alto di 2mila euro ed รจ cresciuta di 250 euro anche lโerogazione media che รจ stato possibile concedere. Il prestito sociale si รจ, dunque, rivelato anche stavolta un meccanismo utile per intercettare persone o famiglie che si trovano in stato di bisogno, ma che necessitano di risposte piรน strutturate rispetto a quelle che si possono fornire quotidianamente. Per quanto riguarda Caritas, la funzione di ente capofila ci ha assegnato ulteriori responsabilitร rispetto a quelle che ogni giorno ci sono richieste per far fronte alle molteplici e diversificate richieste di aiuto che ci arrivano, ma ci ha anche resi ulteriormente consapevoli di quanto bisogno vi sia che il territorio.โ
โLe domande sono arrivate per i motivi piรน diversi โ prosegue Grandi ย โ sostegni alle attivitร lavorativa, affitti, spese sanitarie e scolastiche. Il prestito di media viene restituito con circa 60-80 euro al mese, inoltre ogni credito restituitoย non viene incamerato dalla Regione Toscana ma diventa quota per un nuovo prestito, permettendo una ridistribuzione delle risorseโ.
Il progetto si rivolgeva, in particolare, a famiglie numerose, o in cui erano presenti familiari con grave disabilitร o figli minori, ma anche nuclei monoparentali. Per presentare domanda, oltre a ricadere in una di queste situazioni, occorreva avere la cittadinanza di uno dei Paesi Ue oppure essere in possesso della carta di soggiorno o di permesso di soggiorno e, tra le altre cose, avere un valore dellโIsee non superiore a 15mila euro.
โQuesto รจ un tentativo di dare credito alle persone in sinergia con le istituzioni โ dichiara don Enzo Capitani, direttore di Caritas โ ย La solitudine di chi vive una situazione di marginalitร si amplifica sempre di piรน se la rete sociale di un territorio non stringe le maglie, non mette in moto la fantasia, individuando percorsi nuovi. Il prestito sociale รจ uno di questi. Come Caritas, perรฒ, sentiamo che non basta. Percepiamo ogni giorno di piรน lโurgenza di essere noi per primi il motore di una riflessione, che speriamo diventi collettiva, su come accogliamo le fragilitร che in vario modo si manifestano.โ
โIl progetto in cui il capofila รจ, per legge, unโassociazione di volontariato e non un ente ci vede perfettamente a nostro agio โ spiega Fabrizio Boldrini, direttore del Coeso SdS โ perchรฉ le istituzioni devono essere motori di azioni quando รจ necessario, ma anche elementi sussidiari di una rete. Lโefficacia del sistema che noi abbiamo messo in piedi รจ, in parte, dimostrato dai dati, perchรฉ la lieve flessione ci dimostra che abbiamo messo in campo interventi piรน strutturali e piรน capaci di favorire la fuoriuscita dal bisogno, con sostegni mirati e non con la logica dei contributi a pioggia. La lieve diminuzione delle domande presentate, perรฒ, potrebbe anche essere segno che qualcosa sta migliorando dopo la grave crisi che ha colpito il nostro territorio. Nel mio lavoro vedo leggeri segnali di ripresa, che mi fanno bene sperareโ.