GROSSETO – «L’Ato unica è una follia» Giovanni Donzelli consigliere regionale di Fratelli d’Italia attacca l’ipotesi fatta dal governatore della Toscana Enrico Rossi in merito ai rifiuti. «La soluzione non è un ulteriore accentramento per la gestione quotidiana dei rifiuti, la soluzione è lasciare più spazio ai comuni».
«Il servizio ha costi troppo alti e non è adeguato – precisa Bruno Ceccherini, capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia – c’è una distanza incolmabile rispetto alle richieste dei cittadini dei 106 comuni di cui è composto l’Ato».
«Per Fratelli d’Italia il tema dell’ambiente e dei rifiuti è fondamentale – precisa Fabrizio Rossi – per questo abbiamo voluto ricreare, a Grosseto, un assessorato all’ambiente e voluto per il nostro gruppo lo stesso assessorato a Orbetello».
L’assessore Simona Petrucci commenta il «documento che la Giunta ha portato nell’ultimo consiglio. Deve essere nominato un tecnico per verificare la congruità delle tariffe emesse da Ato e che reperisca i dati necessari a capire se ci siano stati problemi di efficientemente del servizio. Sono previsti due organi per stabilire se le tariffe e i servizi sono congrui: sino ad oggi non è stata mai fatta una verifica sul funzionamento. Enrico Rossi vuole fare un’Ato unica prendendo a modello l’omologo istituto per l’acqua, anche se è stato un fallimento, che non ha mai controllato quali siano i costi che portano gli aumenti delle tariffe, se quel che si paga è congruo: non si può fare la stessa cosa con i rifiuti».
«Le aree vaste – ricorda Rossi – sono sempre state penalizzanti per la Maremma, e noi siamo contrari»
Poi Petrucci parla del piano di spazzamento, della gestione dei rifiuti «Non vogliamo rinunciare alla differenziata, ma vogliamo un ente gestore più piccolo, che non superi i 100 mila abitanti e che non faccia sia la raccolta che lo spazzamento e per giunta sia anche proprietario degli impianti. E vogliamo educare il cittadino perché gli abbandoni incidono sulle tariffe per un milione di euro».
Luca Minucci, assessore ad Orbetello ricorda «La prima cosa che abbiamo fatto è stato occuparci di rifiuti: la differenziata stava all’8%. Abbiamo rivisto il piano del servizio, anche per lo spazzamento. Abbiamo bonificato alcune discariche» poi parlando di Ato commenta «erano state create per risparmiare, ma questi risparmi non ci sono stati: se la media nazionale pro capite è di 165 euro, noi ne paghiamo 280 e a Orbetello si superano i 300 euro».
«L’ente che fa il servizio è anche proprietario degli impianti: se non si fa la differenziata ci sono gli aumenti, ma se non c’è il conferimento dell’indifferenziato devo pagare comunque – prosegue Minucci -. Noi vogliamo controllare i servizi di raccolta e spazzamento. Si vorrà prendere in considerazione quel che dicono i cittadini o no?» Minucci critica anche i meccanismi che attribuiscono ai comuni la rappresentanza di Ato: «Ci sono tre fattori: A il volume dei rifiuti prodotti, B il volume della differenziata, C il volume di rifiuti trattati nel territorio. Praticamente cinque comuni pesano più di tutti gli altri. Peraltro per impianti che non vanno neppure bene».
«I politici che hanno gestito queste società, che hanno nominato i dirigenti – afferma Donzelli parlando dell’inchiesta in corso – chi sono? Dobbiamo capire chi ha messo in certi posti alcuni dirigenti. Il Pd è il principale imputato morale di tutto questo: loro hanno fatto le nomine e dunque ne devono rispondere».
In merito alla notizia che Sei Toscana vorrebbe investire per acquisire quote di Scarlino Energia Ceccherini sottolinea «Si tratta di una delibera del 30 settembre e sarebbero già stati pagati 500 mila euro. L’operazione avrebbe un valore di 6-7 milioni di euro. Una operazione di finanza a cui siamo assolutamente contrari e che si ripercuoterebbe sui cittadini, anche perché Sei è l’uni che ha il denaro ma questo denaro viene dalle tariffe pagate dai cittadini».