GROSSETO – Una giornata di pulizia ma anche di sensibilizzazione sul rischio idrogeologico a Grosseto organizzata da Legambiente e Comune di Grosseto. La 24esima edizione di Puliamo il mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale di Legambiente, si è svolta al Parco Ombrone di Grosseto, dove circa 100 studenti tra scuola primaria di via Mascagni, media Dante Alighieri e liceo Chelli, hanno ripulito il parco cittadino dai rifiuti, partecipando poi a percorsi didattici sul rischio idrogeologico ripercorrendo anche tramite monumenti e racconti l’alluvione del ’66.
“La partecipazione attiva degli studenti e dei cittadini, la raccolta differenziata spinta e uno stile di vita ecosostenibile – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – sono i punti di forza della campagna Puliamo il mondo. Quest’anno oltre a sensibilizzare gli studenti sul tema dei rifiuti e della raccolta differenziata vogliamo ricordare anche, a cinquant’anni dall’alluvione che ha colpito Grosseto, l’importanza della prevenzione del rischio idrogeologico. È importante, infatti, conoscere il passato per evitare di ripetere gli stessi errori in futuro, partendo da una corretta gestione dei rifiuti per salvaguardare l’ambiente”.
“Le iniziative di educazione ambientale, soprattutto quando rivolte ai bambini e ai ragazzi, sono occasioni di crescita – ha sottolineato Simona Petrucci, assessore all’Ambiente del Comune di Grosseto – a cui questa amministrazione comunale aderisce con grande piacere e profonda convinzione. Ogni giornata dedicata a portare i giovani nella natura e a insegnare loro il rispetto per l’ambiente è una giornata spesa bene per il presente e per il futuro. Un plauso, quindi a chi come Legambiente è impegnato da decenni su queste tematiche; un impegno da parte del Comune a esserci sempre e sempre di più con gli esempi, prima ancora che con le lezioni, e poi anche con la promozione e la condivisione di progetti e iniziative insieme ai ragazzi”.
La mattinata è cominciata con un trekking urbano da piazza De Maria, proprio sotto alle lapidi che ricordano le alluvioni, per poi arrivare con gli studenti al Parco Ombrone. Dopo una breve spiegazione su come valorizzare e curare gli spazi verdi cittadini, i ragazzi si sono infilati i guanti e hanno cominciato l’attività di pulizia. Tra i rifiuti raccolti bottiglie in vetro e plastica, tappi, cartacce, indumenti, mozziconi di sigarette e, addirittura, una lavatrice.