FOLLONICA – «La pineta e la sughereta non ci sono più: in poco più di un paio di ore hanno tagliato via tutto, sbarbato tutti gli alberi dell’area e lasciati lì come morti su un campo di battaglia». L’associazione ambientale La Duna interviene sulla zona di Pratoranieri.
«Appena prima dell’estate ci eravamo accorti che nella zona di Pratoranieri dove volevano costruire una darsena stava venendo su, spontanea e numerosa, una nuova pineta – afferma La Duna -. I pini, alcuni di qualche anno e altri appena visibili nella vegetazione di sterpi, erano disposti a caso proprio a testimoniare la casualità della cosa. Ci era parso un segnale indubbio di buon augurio per la nostra città che sta guardando morire la storica pineta di ponente praticamente senza fare nulla… o poco. L’area interessata era di circa tre ettari e un centinaio di pini e anche delle sughere stavano crescendo bene, ammassati in qualche punto e solitari in altri».
«Dopo l’estate cominciano i segnali preoccupanti – ricorda La Duna -: un passaggio con barre falcianti per ridurre la sterpaglia non aveva risparmiato alcuni pini, una decina… Sembrava che avessero testato la resistenza degli alberi passando ripetutamente sopra diversi di loro, arrivando a piegarli fino a farli morire… Alcuni erano rimasti in vita, continuavano a vivere come piccoli storpi, colpiti nella stabilità ma con ancora la voglia di vivere… Altri erano seccati».
«Pensavamo che fosse stato un semplice errore nella tenuta del campo, dovuto a volte alla difficoltà di avere un lavoro preciso in aree particolari… Anche se da decenni non c’è è mai stato coltivato niente. Lo pensavamo prima di oggi, del colpo finale. Tantissima gente ci ha telefonato per segnalarci la cosa, indignati e furibondi verso questo gesto che giudichiamo senza mezzi termini uno scempio. Le parole più significative ce le ha espresse uno dei tanti – continua -: “Quelle radici tese verso il cielo sembrano delle braccia tese a chiedere aiuto, a pregare di non morire… ecco, hanno ucciso senza ragione degli esseri viventi”»
«Cosa possiamo aggiungere a questo? Niente, è esattamente quello che si prova andando a fotografare lo spregio illogico e cattivo che è stato fatto alla natura… Si tratta di un’area privata e sembra che nessun regolamento sia stato infranto, anche se ci riserviamo di verificare meglio. Di sicuro Follonica ha perso una nuova pineta – conclude – mentre sta perdendo quelle storiche».