GROSSETO – Un presidio in piazza per manifestare contro la disdetta, da parte di Telecom, del contratto integrativo. I dipendenti Tim oggi si sono radunati in piazza Rosselli mentre una delegazione ha incontrato il prefetto.
In provincia di Grosseto sono 85 i dipendenti Telecom, che da due anni non si vedono riconosciuto il premio di risultato «nonostante abbiano raggiunto tutti gli obiettivi aziendali. Secondo il piano aziendale, il taglio di retribuzione tra integrativo e tfr sarà di circa 200.000 euro anno». Segnalano i sindacati.
«Rivogliamo i nostri diritti gli accordi sottoscritti con l’azienda – afferma Graziano Benedetti della Cgil slc -. È un problema di diritti violati. Stiamo preparando lo sciopero generale il 13 dicembre scenderemo in piazza per manifestare. Oltre agli 86 dipendenti ci sono coloro che lavorano nell’indotto. Il progetto dell’azienda avrà ricadute su migliaia di lavoratori in esubero».
«Questo paese è l’ultimo per lo sviluppo della fibra ottica – afferma Roberto Temperini della Uil -. in questo momento c’è un assalto alla dirigenza, ai diritti dei lavoratori che si vedranno lo stipendio decurtato di 2 mila euro in un anno». Poi Temperini attacca il management di Tim: «l’obiettivo era quello di tagliare i costi di 1,6 miliardi di euro in tre anni, ma se l’intenzione da parte della dirigenza è di prendersi 55 milioni, un bonus del 4% su quanto risparmiato per tagliare i diritti dei lavoratori allora non ci stiamo. Il timore è che questa scelta di disdire il secondo livello venga poi seguita da altre aziende».
Per tutti questi motivi la protesta non si ferma e il 13 i dipendenti Tim scenderanno nuovamente in piazza in tutta Italia.