GROSSETO – Le eccellenze di ieri e di oggi protagoniste della Festa della Toscana che la città di Grosseto ha voluto celebrare oggi durante il Consiglio comunale.
“Questa mattina abbiamo vissuto un momento importante per Grosseto perché abbiamo messo insieme due eventi eccezionali, quali la Festa della Toscana e la commemorazione dell’alluvione del ’66 – ha detto il presidente del Consiglio comunale – È stata una cerimonia che avuto un valore aggiunto anche grazie al coinvolgimento delle scuole e alla presenza dei vigili urbani e di tutto il corpo della Municipale a cui abbiamo conferito le civiche benemerenze”.
La prima parte della seduta, dedicata a questo evento, ha visto la premiazione delle classi vincitrici del concorso indetto dal Comune di Grosseto. Il tema della Festa della Toscana e quindi delle riforme e delle bonifiche del Granduca Leopoldo di Lorena si è coniugato con il tema dell’alluvione del 1966.
Ne sono usciti numerosi lavori eseguiti dai ragazzi e in particolare disegni per gli alunni della scuola elementare e aforismi per gli studenti delle medie.
Una commissione di esperti ha valutato tutti gli elaborati e ha assegnato il primo premio al disegno eseguito dai ragazzi delle classi 5^ A e B della scuola elementare di via Rovetta (Istituto comprensivo Grosseto 5), con la seguente motivazione: “Il testo, frutto di un lavoro che raccoglie diverse produzioni grafiche, si snoda armoniosamente richiamando sia le tematiche care alla nostra terra, sia il rispetto dei diritti umani. Sfocia poi nella citazione dell’art. 27 della Costituzione che abolisce la pena di morte il cui precursore, come è noto, fu Leopoldo di Lorena”.
Nella parte centrale del testo significativo risulta il disegno che raffigura la nostra terra come un cuore pulsante stretto nelle mani di chi deve proteggerla, amarla e renderla ospitale. Esattamente come fece il Granduca Leopoldo di Lorena che amò la sua e nostra terra, migliorandone le condizioni di vita ed emancipandola rispetto ad altre potenze.
Per la sezione scuole medie il primo premio per il miglior aforisma è stato assegnato alla classe terza C della scuola media Dante Alighieri (Istituto comprensivo Grosseto 4).
Questo l’aforisma: “Dalla terra incolta un germoglio ha reso la Maremma una terra fertile e un popolo coeso”.
Questa la motivazione del premio: “L’aforisma con poche e brevi parole è in grado di racchiudere un’immagine intera, quella iniziale di una terra incolta, malarica e inospitale fino a quando, uno spirito illuminato, quello del Granduca di Lorena, amante della sua terra e del suo popolo, con opere di bonifica e sanificazione la rese fertile. Essa germogliò insieme al senso di forte appartenenza del suo popolo”.
Alle classi vincitrici è stato consegnato un assegno di 800 euro, mentre alle due scuole di appartenenza una coppa in ricordo dell’evento.
Al concorso avevano partecipato le scuole elementari di via Mascagni e di via Rovetta e le scuole medie Leonardo da Vinci, Vico, Madonna delle Grazie e Dante Alighieri.
La commissione ha ritenuto, inoltre, di dover tributare una menzione speciale per il disegno realizzato dai ragazzi Dario, Matilde, Alessandro, Matteo ed Elisa M. della V A della scuola elementare di via Mascagni (Istituto comprensivo Grosseto 1). L’aforisma a cui è andata una menzione speciale è stato, invece, quello elaborato dalla terza D della scuola media Vico (Istituto comprensivo Grosseto 5).
“È stato un momento di grande gioia ed emozione per tutto il Consiglio comunale; un’occasione per valorizzare dal nostro passato lo spirito e i valori che hanno contribuito alla crescita e al benessere del territorio – dice il sindaco di Grosseto –. Dai Lorena ai vigili urbani chiamati a soccorrere i grossetani durante l’alluvione fino ai ragazzi che oggi ne hanno celebrato il ricordo: è da qui che vogliamo riprendere il filo di una storia dalle tante sfaccettature, dai volti dell’esperienza e dagli sguardi dei ragazzi proiettati sul nostro futuro”.
Le celebrazioni per la Festa della Toscana, che hanno preso il via con l’inno d’Italia con il coro dei Vigli urbani, sono proseguite con la consegna delle civiche benemerenze conferite dal Consiglio comunale al Corpo della Polizia municipale e alla memoria del buttero Santi Quadalti, morto durante l’alluvione per salvare il suo bestiame; e poi a Felice Serra (nel ’66 comandante della Municipale) e a Renato Bocchi, Mario Moretti, Giuliano Bianchini, Carlo Carnicelli, Marcello Teresini, Franco Battistini, Franco Mazzieri, Romolo Cheli, Egidio Martellini, Enzo Duchini, Furio Lazzeretti, Alberto Gentili.
Queste le motivazioni:
“Alla memoria del buttero Santi Quadalti per l’altissimo valore dell’operato e per l’impegno civico profuso”;
“Per il corpo della Polizia municipale e per quei vigili urbani, all’epoca in servizio, che nel corso di quei tragici eventi contribuirono con abnegazione e coraggio a salvare molte vite umane e a portare aiuto e conforto alla popolazione”.
A loro è stata anche consegnata una targa in ricordo della Festa della Toscana 2016 e un libro fotografico sull’Alluvione del ’66.