GROSSETO – Pronta risposta del presidente del Grosseto Max Pincione al sindaco Vivarelli Colonna, a poche ore dalla querela del primo cittadino maremmano. Una risposta approfondita, che tocca anche questioni più datate. “La scrivente società si sente di ringraziare in primo luogo il Sindaco di Grosseto – si legge sulla pagina web del Grifone – perché dopo mesi di silenzio, richieste di incontro rifiutate e caffè negati, ha finalmente tolto il lucchetto alla porta”
Carissimo Sindaco, oggi mi permette di poterle spalancare la porta che ha sbloccato così facendo – scrive Pincione – dopo tanti tentativi di confronto con lei. Le sono grato per questo. Non è certo mia intenzione offendere o denigrare nessuno, adesso come in passato, sicuramente non la città di Grosseto, né i suoi abitanti o tifosi che siano, pur conservando la mia opinione sul modo di agire e di comportarsi di questi ultimi, prima durante e dopo le partite o gli allenamenti. Credo sarebbe più opportuno si concentrasse sul modo in cui ha portato avanti la gestione di questa questione, (quale primo cittadino, fin dalla sua nomina. Non ritengo di aver avuto atteggiamenti offensivi, nonostante di offese io, i collaboratori e la società stessa, ne abbiamo subite quotidianamente molte. Fossi in lei, mi soffermerei a pensare a come poter spiegare i suoi cari cittadini (ai quali si sente di dover tutelare l’immagine) la sua posizione in questa vicenda ed il suo chiaro diniego fin da subito a voler creare un terreno fertile per un rapporto collaborativo che potesse essere proficuo per entrambe le parti, come dovrebbe essere tra la prima squadra cittadina ed il Comune stesso”.
Il presidente biancorosso rammenta gli aiuti economici concessi dal Comune a varie realtà sportive della zona, come anche gli incontri con le stesse, negati invece alla sua. “Prima di soffermarsi sui puntini sulle ‘I’ e sulle possibili cadute di stile – continua – che a suo avviso possono essere state commesse dalla mia persona, dovute anche ad un clima non proprio sereno, che è solo nostro interesse ed intenzione tutelare il più possibile e migliorare, si concentri su come poter spiegare al giudice il suo operato e la sua posizione in merito a tutta la vicenda.
Ed infine: proprio lei parla di ostilità. Quando mai ha avuto un atteggiamento ospitale e cordiale nei miei confronti, nei confronti dei miei soci o della mia squadra? Mai. Bassezze: come il trattorino ‘sequestato’.
Io non ho utilizzato nessun apostrofo verso i cittadini di Grosseto, e mai lo farò, ma ci sono suoi cittadini grossetani che sono andati ben oltre i termini utili per avviare una querela e continuano a farlo. Se dovessi attivarla io la richiesta danni a tutela dell’immagine della mia società e della squadra cittadina, caro Sindaco, ci pagherei i canoni per 5 stagioni intere”.
Il presidente dell’FC Grosseto conclude rinnovando la proposta di un incontro di persona, lui con lo stesso Vivarelli Colonna. “Un caffè, decaffeinato se preferisce, glielo offro volentieri, fermo restando che resto il presidente di questa società e da questa città non ho intenzione (suo malgrado) di andarmene per il momento. In conclusione: le ricordo che minacciare un’azione penale è atto illegale, mi riservo ogni opportuna azione legale a riguardo”.