GROSSETO – «Quando una coalizione è forte e coesa come a Grosseto, è sintomatico vincere. Ma la coalizione deve essere forte, nella tornata elettorale come in quella referendaria. E con un sindaco come Vivarelli Colonna, ci aspettiamo grandi risultati». Così il senatore Altero Matteoli a Grosseto per parlare delle ragioni del No nel convegno organizzato dalla Fondazione delle Libertà di cui è presidente.
«Il day after sarà una bellissima sorpresa – rimarca il consigliere Pasquale Virciglio – il centro destra qui sta cambiando pelle, passando dal voto di protesta a una reale proposta politica. Aderire a una componente come quella di Matteoli che ha per scopo l’unità di tutta la destra è per me una scelta di grande emozione. Una delle mie scelte politiche, insieme a quella di andare verso ciò che ritengo giusto, senza fare sconti».
Nel suo intervento al convegno “Italiani per l’Italia”, Cristina Gimignani, responsabile provinciale dei comitati del No della fondazione di Matteoli, conclude «la Maremma ha sempre fatto scuola politica. Perché è il territorio con la più alta percentuale d’iscritti ai partiti e perché anticipa tradizionalmente il sentire nazionale. Non a caso, è stata per anni città campione. Consapevole di tutto questo, Matteoli ha voluto Grosseto per il suo primo incontro dopo la scelta di Berlusconi che ha duramente bacchettato chi non rispetta gli alleati dello schieramento. Perché vince sempre chi unisce, mai chi divide. Dentro e fuori i partiti. Nessuno escluso»
Presenti al convegno “Italiani per l’Italia”, rappresentanti di varia estrazione politica e sociale, tra cui i consiglieri comunali Mario Lolini, Claudio Pacella, Donatella Armellini per la Lega, Gino Tornusciolo per la Deceris, Mauro Squarcia presidente di Sistema, l’avvocato aretino Francesco Macrì presidente di Estra di Fratelli d’Italia, l’assessore Ginanneschi e la consigliera Olga Ciaramella per la lista Vivarelli. Destra in festa, per chiedere un «No al referendum e per dire sì all’unità e alla concordia».