SORANO – «L’albergo diffuso non è una semplice offerta turistica in più, ma rappresenta un vero e proprio strumento operativo per la riqualificazione dei piccoli Borghi e dei centri storici minori. Al tempo stesso rappresenta un buon segnale anche per il recupero di almeno una parte del patrimonio edilizio oggi abbandonato». Su questi due concetti hanno insistito Stefano Romagnoli, responsabile della promozione turistica della Regione Toscana nell’introduzione, e Francesca Basanieri, sindaco di Cortona e responsabile turismo di ANCI Toscana, nelle conclusioni del convegno “Piccoli centri, grandi opportunità. L’albergo diffuso”, che si è svolto al Castello di Montorio per iniziativa di ANCI Toscana e del Comune di Sorano.
I circa cento fra amministratori locali e tecnici presenti hanno confermato l’attenzione e l’interesse che c’è anche in Toscana per questa nuova opportunità prevista e disciplinata nella nuova legge regionale sul turismo attualmente all’esame del Consiglio Regionale. Proprio riguardo la nuova legge il consigliere regionale Leonardo Marras, nel suo saluto di apertura dei lavori dopo quello del Sindaco di Sorano Carla Benocci, ha detto che c’è stata una discussione anche molto accesa sul testo, e che adesso alla politica è chiesto di scegliere e lo farà in tempi molto brevi.
Dopo il contributo di Luca Lo Bianco, direttore scientifico della Fondazione Montagna Italia, che ha parlato delle opportunità offerte dalla legge sui piccoli Comuni attualmente all’esame del Senato, il responsabile delle politiche culturali di ANCI Toscana e vicesindaco di Sorano Pierandrea Vanni, ha osservato che l’albergo diffuso va concepito come un tassello di una più ampia politica di tutela e valorizzazione del patrimonio dei piccoli Borghi. Non rappresenta certo la risposta a problemi molto complessi ma piuttosto un’opportunità da utilizzare.