LIVORNO – «Sabotare il servizio? Ma quale servizio? Ma di cosa parla il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna?». Si dice stupito Bruno Bastogi, dirigente della società livornese dei bus Ctt. Stupito delle «gravi affermazioni fatte dal sindaco di Grosseto».
«Si rilassi, anche, il sindaco di Grosseto, sabotaggio è una parolona, un metodo che non mi appartiene e che mai mi apparterrà – prosegue Bastogi -. Si prenda due minuti del suo prezioso tempo, si rilegga la mia risposta pubblicata in cronaca locale sabato 12. Non si limiti alla sola lettura dei titoli!»
«Si informi, signor sindaco, prima di parlare! Da oltre 40 anni mi onoro di essere alle dipendenze di una azienda di TPL. Da oltre 40 anni ho un unico obiettivo – precisa Bastogi -, quello di rendere il servizio di pubblico trasporto, sempre più vicino alle aspettative dei cittadini ed è per questo che da anni collaboro, in tal senso, nell’ambito e nei confini delle competenze a me affidate, con le varie amministrazioni locali».
«Dissentire non è sabotare. Dissentire, in qualità di libero cittadino, su un provvedimento della giunta comunale che, come residente in ZSC mi coinvolge direttamente non è sabotare! Dissentire, esprimere giudizi, avanzare proposte, in modo civile, anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, grazie a Dio è un diritto che in qualità di libero cittadino, nessuno potrà mai togliermi. Il resto è altra cosa, che… fortunatamente – conclude Bastogi – appartiene ad un passato tristemente noto».