CINIGIANO – Il teatro protagonista a Cinigiano dal 13 al 22 dicembre con il “primo movimento” della residenza artistica di Accademia Mutamenti, curata da Giorgio Zorcù. Arriveranno a Cinigiano 4 artisti provenienti da Singapore e da Taiwan e la giovane compagnia romana Muta Imago.
Nel corso dell’iniziativa, promossa dal Comune di Cinigiano, si svolgeranno tre giorni di laboratorio teatrale full time dal titolo Nachstens, Mehr! (Presto, di più!) , dal 14 al 16 dicembre, al teatro comunale di Cinigiano, con la compagnia Muta Imago. La partecipazione è gratuita per gli abitanti di Cinigiano. Il laboratorio sarà inoltre aperto a tutti gli attori d’Italia, al costo di 60 euro. Non è richiesta una preparazione o un’esperienza particolare. Per iscriversi è necessario inviare entro il 5 dicembre la propria richiesta allegando il Curriculum vitae alla mail mutaimago@gmail.com
Il Laboratorio si svolgerà dal 14 al 16 dicembre, al teatro comunale di Cinigiano, tutte le mattine dalle ore 10 alle 13 e tutti i pomeriggi dalle 15 alle 18. Venerdì, alle 16, si terrà la dimostrazione finale aperta al pubblico. Per chi viene da fuori, alloggio gratuito in foresteria su richiesta (camere multiple, con bagno).
Muta Imago è una compagnia teatrale e un progetto di ricerca artistica nato nel 2006. Vive tra Roma e Bruxelles, è guidata dalla regista Claudia Sorace e dal drammaturgo e sound designer Riccardo Fazi.
Il laboratorio Nachstens Mehr! (Presto, di più!) vuole condividere un’indagine sulla questione dell’esercizio. Esercizio inteso come dialogo con il proprio corpo, portato ad affacciarsi di fronte ad un orizzonte sconosciuto, pieno della propria vulnerabilità. Esercizio che richiede al corpo di abbandonare la certezza di una posizione stabile, per ricercare al di là dei propri limiti conosciuti. A partire dalle questioni sollevate dal romanzo Hyperion di Frederich Holderlin, su cui la compagnia sta lavorando da un anno, si tratterà di indagare come il corpo, in relazione allo spazio che abita e all’altro con cui lo condivide, possa diventare strumento di una possibilità inattesa. Lo stare come luogo di apertura del possibile, la ripetizione come principio di innalzamento. Un’esperienza di libera ricerca.