ROSELLE – Una lettera di scuse inviata alla dirigenza del Seravezza. E’ quella inviata dal presidente del Roselle, Simone Ceri, per rispondere alla lettera ricevuta dopo il match di coppa. “In questa lettera – scrive Ceri – mi sono stati attribuiti comportamenti e frasi offensivi che avrei rivolto, nel corso della partita giocata tra le nostre squadre, ai giocatori del Seravezza, alla vostra segretaria, al paese di Seravezza e infine anche a quello di Sant’Anna di Stazzema, richiamando il tragico eccidio nazista che ha colpito la popolazione il 12 agosto 1944”.
“Effettivamente – prosegue il presidente del Roselle – come già ho avuto modo di dire, in un momento di trance agonistica, ho pronunciato la frase ‘Distruggeremo Seravezza’, in vista della partita di ritorno. Quella infelice esternazione era naturalmente da intendersi esclusivamente limitata al contesto sportivo e non di certo riferibile all’intenzione di compiere devastazione nel paese, come invece è stata recepita”.
“In ogni caso – ammette Ceri – ribadisco di aver sbagliato, di essere stato inopportuno e fuori luogo: perciò sono a chiedere le vostre scuse e quelle dell’intera comunità di Seravezza. Quanto invece alle altre frasi attribuitemi, devo fermamente negare di averle mai pronunciate. In particolare, non mi sono mai riferito, né mi sognerei mai di farlo, agli abitanti di Seravezza sostenendo che avrebbero dovuto subire la stessa sorte di quelli di Sant’Anna di Stazzema”.
“Condivido – scrive Certi – i comuni sentimenti di disprezzo e compassione per quei tragici eventi, augurandomi che non si debbano mai più ripetere. Per questo stigmatizzo certe frasi che i dirigenti del Seravezza mi avrebbero attribuito e che hanno riportato: tuttavia, non avendole neppure io percepite direttamente, non sono in grado di individuare chi le abbia pronunciate. Chiedo quindi ai dirigenti del Seravezza di collocare temporalmente il momento in cui le hanno udite, in modo da potermi agevolare nell’indagine e accertare le responsabilità”. “Auspico quindi – conclude Ceri – che i rapporti tra le società restino sereni e che le squadre si affrontino lealmente nell’assoluto rispetto dello spirito sportivo”.