GROSSETO – Serio, deciso e pragmatico il centrale difensivo del Grosseto Daniele Rosania. Venticinquenne, di Terracina, ex Juve Stabia e arrivato in Maremma a campionato iniziato. “Mi sono trovato il 22 settembre a non avere una squadra – ha detto – e mi sono ritrovato per la prima volta in Toscana qui a Grosseto. Non posso dire che è un passo indietro. Poi quello che si trova in ogni società è diverso, ci sono cose positive e negative, ma bisogna esser bravi a interpretare la situazione, a sopportare, a farsi trovare preparato con professionalità”.
Rosania conferma quanto notato finora da compagni e tecnici: dall’imperativo di lavorare sempre sodo e impegnarsi, alla necessità di fare pochi errori e concretizzare di più, fino allo strano caso del girone E, in cui la classifica è ancora corta e aperta a scalate. “Tecnicamente non vedo grandi fenomeni in questa categoria – ha continuato – chi ha più fame e ha veramente voglia di vincere farà la differenza. Abbiamo giovani molto validi e se li facciamo integrare prima possibile è meglio. Bisogna avere continuità, cercare di non perdere fuori e vincere in casa, se no siamo punto e a capo. Domenica? Non mi è mai capitato di ricevere pochi tiri in porta ma prendere gol, non è stata solo sfortuna, sicuramente dobbiamo migliorare noi, ma penso che abbiamo fatto una buona partita e meritavamo di vincere. Il gol? Non ce l’aspettavamo, né che l’arbitro non ci fischiasse quel rigore nel primo tempo e che invece ci concedesse l’altro. Sotto l’aspetto dell’autostima e fiducia non possiamo dire nulla, anche a Lavagna avevamo l’impressione di poter vincere. Da difensore girano le scatole non subire tiri in porta ma prendere gol. Ma fuori casa a maggior ragione non bisogna perdere. E chiudere le partite ed essere più concreti, senza dare la colpa agli attaccanti: siamo tutti responsabili. Svarioni? Sono arrivato che eravamo ultimi, ma ero positivo ed ogni cosa che sarebbe venuta in più sarebbe stata un bene. Nelle ultime 4-5 gare fra coppa e campionato stiamo trovando continuità e sono convinto che potremmo fare meglio. E si, pensiamo ancora ai vertici alti. Un obiettivo bisogna averlo, ci crediamo ancora. Se le altre non corrono tanto è un segnale. Dipende da noi, ogni partita passo dopo passo”.