GROSSETO – In seguito alla vicenda giudiziaria di Ato Rifiuti Toscana Sud, i Comuni di Grosseto, Orbetello, Monte Argentario, Magliano in Toscana e Isola del Giglio, congiuntamente, comunicano la loro «preoccupazione riguardo al futuro della gestione dei rifiuti in area vasta».
Con l’obiettivo comune di «scongiurare l’interruzione del servizio, di tutelare i cittadini e di garantire la qualità delle politiche ambientali», le amministrazioni rinnovano «le loro perplessità sull’efficacia delle politiche di area vasta omogenea perché fortemente penalizzanti delle periferie territoriali e drammaticamente limitanti del potere di verifica e intervento diretto dei sindaci nel controllo dei concessionari».
Per i Comuni sopra menzionati, «l’episodio giudiziario rappresenta l’ennesimo esempio del fallimento delle politiche di area vasta caratterizzate da un preoccupante concentramento di potere; politiche che, tra l’altro, hanno causato un immotivato raddoppiamento delle tariffe ed un vistoso peggioramento della qualità del servizio, imputabile a gestioni di Ato che vengono da lontano, rispetto alle quali, con la rinnovata presidenza del maggio scorso, si intravede l’auspicato segnale di discontinuità».
I Comuni, infine, valuteranno «l’ipotesi di riappropriarsi della gestione diretta dei servizi di spazzamento e di raccolta dei rifiuti. Questo nell’ottica di un efficentamento generale delle politiche ambientali e di una sensibile riduzione dei costi».