CAPALBIO – «Da anni c’è una variante urbanistica per la realizzazione di una rotatoria all’altezza del laghetto di San Floriano laddove la strada provinciale Valmarina intercetta la provinciale Pedemontana». Il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori, interviene dopo il gravissimo incidente avvenuto ieri e in cui è rimasta coinvolta una ragazza di Capalbio.
Bellumori interviene «Con il cuore in pena ed il pensiero assillante rivolto alla nostra giovanissima Elena. Seppur vero è che parlare di sicurezza della viabilità risulta del tutto inutile laddove da parte di chi è alla guida non viene dato rispettato alle segnaletiche verticali ed orizzontali, altrettanto vero è che da almeno 9 anni vi è un progetto approvato per la realizzazione di una rotatoria risultata opera infrastrutturale viaria necessaria al fine di garantire la massima sicurezza in quel tratto dove le curve di livello delle due provinciali prima dell’incrocio non danno all’utente la percezione dello stop ed invece di rallentare e fermarsi procedono o voltano».
«Ieri è successo ad Elena che percorreva la sua strada ed è stata travolta da un’altra auto – conctinua il primo cittadino -. Altri incidenti gravi si sono registrati negli scorsi anni anche con vittime sul quel tratto che pure ha visto introdurre una segnaletica verticale di tipo luminoso. L’Amministrazione comunale nel tempo ha più volte richiamato la Provincia di Grosseto sull’intervento in quella porzione di viabilità così come in quella che riguarda l’incrocio della provinciale Pedemontana con la provinciale Aurelia nell’abitato di Borgo Carige. Gli interventi, di circa 200 mila euro all’epoca, sono stati di volta in volta spostati di anno in anno nel piano delle opere pubbliche della Provincia ed attualmente risulterebbe inserita nel 2019 data nella quale l’ente provincia sarà da tempo smantellato».
«Proprio nell’ultima assemblea provinciale dei sindaci ho riproposto con determinazione la questione sollecitando gli interventi, e ancora alcun riscontro è pervenuto in merito. Oltre alla grande tristezza per quanto occorso ad Elena alla quale va un abbraccio forte ed il pensiero di un’intera comunità affinché possa superare indenne questo momento difficilissimo, la rabbia ed il senso di impotenza per un intervento di sicurezza richiesto da anni, da anni sulle carte definitivamente approvato – conclude Bellumori – ma non ancora appaltato ed eseguito».