GROSSETO – È stata inviata dalla Coldiretti Grosseto, di concerto con la sede regionale Coldiretti della Toscana, una lettera indirizzata a Federica Fratoni, assessore regionale per la difesa del suolo e ambiente, per quanto riguarda il canone per la concessione di beni del demanio idrico.
“Abbiamo deciso di scrivere all’assessore regionale a firma del nostro presidente Marco Bruni – afferma Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto – considerando che, in seguito alla riorganizzazione della disciplina in materia, l’applicazione dei criteri di calcolo del canone, ha portato in Provincia di Grosseto, ad aumenti sensibili del canone di concessione e delle relative imposte. Infatti, specialmente per le concessioni di superfici costituenti argini e sponde di corsi d’acqua appartenenti al demanio idrico, o aree altrimenti destinate all’abbandono, per le quali la concessione è sinonimo di manutenzione delle opere idrauliche e di buona conservazione delle aree, abbiamo chiesto all’assessore di rivalutare in toto i criteri per determinare i tariffari applicati in modo da evitare aumenti dei canoni di concessione dei beni del demanio idrico e le relative addizionali regionali.
Più precisamente – continua Renna – abbiamo chiesto che per gli orti sociali, terreni destinati allo sfalcio, terreni destinati a colture cerealicole o similari, ci sia l’abbattimento del canone fino a portarlo ad un massimo di Euro 50,00 ad ettaro/anno. Per quanto riguarda il canone aggiuntivo (Addizionale regionale), per il quinquennio 2010/2015, chiediamo nella stessa comunicazione che venga applicata una aliquota massima pari al 20 % del canone, concedendo agli interessati la possibilità di rateizzazione dell’importo relativo all’addizionale regionale scaturente dal calcolo complessivo per il quinquennio. Nella stessa nota chiediamo altresì che per l’Addizionale regionale, a partire dal 2016, non sia prevista una aliquota pari al 50% del canone annuo, ma ridotta ad un massimo del 25 %, anche per allinearla, ad esempio, a quanto attualmente è previsto per le superfici di competenza del demanio Marittimo”.