FOLLONICA – «Si è concluso il processo sulla presunta lottizzazione abusiva all’ippodromo dei Pini di Follonica. Preso atto dell’assoluzione della Giunta dell’ex sindaco Baldi, di cui rispettiamo gli esiti, in attesa di leggere la sentenza, esprimiamo un fortissimo rammarico e disappunto per l’arrivo della prescrizione per tutti gli altri imputati coinvolti, le amministrazioni degli ex sindaci di Follonica, Emilio Bonifazi e Claudio Saragosa (consiglieri comunali compresi), così come per tutti gli amministratori di Consorzio Etruria e chi aveva stipulato contratti di compravendita, imputati di lottizzazione abusiva». Così il Movimento 5 Stele commenta la sentenza sulla vicenda delle foresterie dell’Ippodromo di Follonica.
«Questa è una sconfitta per tutti – prosegue M5S -! Da questa vicenda nessuno esce vincitore, hanno perso gli imputati, hanno perso tutti i soggetti economici ed imprenditoriali, ha perso il Comune di Follonica, hanno perso i cittadini, ha perso la giustizia. Il vero scandalo di questo processo e di tantissimi altri, è la legge sulla prescrizione in Italia, che esiste in quasi tutti i sistemi legali per impedire la persecuzione degli imputati. Però in qualsiasi altra democrazia che si conosca, l’orologio della prescrizione si ferma nel momento in cui inizia l’azione penale. Così tocca tornare indietro nel tempo fino a luglio 2011, quando furono messi i sigilli alle foresterie e conseguente avvio dell’inchiesta».
«Al di là di quello che sarà scritto nella sentenza, il M5S non arretra di un centimetro sulla posizione presa dal 2013 e che abbiamo portato avanti con forza senza esito, convinti che la costruzione di questa cattedrale nel deserto, sia figlia di una politica poco lungimirante e riguardosa degli interessi dei cittadini, ma sfacciatamente accomodante alle dinamiche politiche del momento, atte a saziare interessi che di bene comune hanno ben poco a che fare. E ora – si chiedono i pentastellati -? Ora la sfida sarà ancora più complicata, perché se qualcuno pensa che i problemi si siano risolti, allora è bene che si ravveda».
«L’Amministrazione prenda atto che non si può più attendere e che lo scudo con cui si è sempre difesa dalle nostre richieste, ad oggi non esiste più. Il processo è finito e quindi crediamo sia doveroso avviare un percorso partecipativo della cittadinanza con commissioni o assemblee pubbliche e spiegare bene come stanno le cose. Il M5S farà la sua parte raccogliendo iniziative e proposte, conscio che quello che attende il futuro dell’ippodromo sarà un futuro complicato, sul quale sfidiamo l’attuale giunta, immobile fino ad ora, a dotarsi di quella trasparenza spesso decantata ma mai accompagnata dai fatti e illustrare la vera situazione economica, giuridica e sportiva dell’impianto. Auspichiamo quindi un cambio di marcia dell’attuale Amministrazione, a meno che non ritenga politicamente più comodo defilarsi ancora!»