FIRENZE – 455 incendi dal gennaio fino alla fine di settembre (per 530 ettari). Ma solamente 12 quelli su una superficie di bosco rilevante, maggiore di 20 ettari che hanno quindi richiesto un maggior sforzo organizzativo.
Sono questi solo alcuni dei numeri del bilancio della campagna antincendi boschivi 2016, che hanno presentato stamani l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi insieme al comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, Giuseppe Vadalà, al direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Gregorio Agresta, al presidente del Coordinamento volontariato toscano, Mirko Scala, a Mario Guercini della Croce rossa Italiana, sezione AIB e a un rappresentante di ANCI.
Tutti i numeri- L’estate 2016 ha presentato, soprattutto per alcuni territori, un potenziale di forte pericolosità per lo sviluppo e la propagazione degli incendi a causa della prolungata assenza di piogge, le elevate temperature e, in alcune giornate, la presenza di forte vento.
Fra luglio e agosto, quando anche sono stati aperti i Centri Operativi Provinciali (COP) Antincendi boschivi garantendo la massima operatività ed era in vigore il periodo a rischio con il divieto di abbruciamenti, il numero di incendi è stato di 286, superiore alla media dei 170 eventi dello stesso bimestre nell’ultimo quinquennio.
La superficie boscata percorsa da incendi è stata di circa 370 ettari. Facendo una media, la superficie percorsa dalle fiamme in ciascun evento di luglio e agosto, risulta pari a 1,3 ettari, contro i 2 ettari del quinquennio 2011 – 2015.
“Questo ultimo indicatore – ha detto l’assessore Remaschi – conferma che l’organizzazione regionale Antincendi boschivi (AIB) ha ben risposto alle necessità del territorio, grazie al lavoro di tutte le sue componenti”.
Unioni dei Comuni, Città metropolitana di Firenze, Volontariato AIB, Comuni ed Enti Parco regionali, con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, si è sottolineato nel corso della conferenza stampa, hanno operato con professionalità pur nelle difficoltà dovute al riordino amministrativo che ha coinvolto Province e Unione dei Comuni e alla luce delle difficoltà finanziarie.
La Regione ha potuto contare presso il settore della Protezione Civile, su una Sala Operativa Regionale aperta H24 per 365 giorni l’anno che ha gestito direttamente gli eventi nel periodo notturno e nel periodo di ordinaria operatività, sia per quanto riguarda la lotta attiva che l’assistenza logistica.
Divieto assoluto di abbruciamento dal 1 luglio al 15 settembre
A fronte del divieto assoluto di abbruciamento previsto dal Regolamento forestale della Regione, quest’anno prorogato al 15 di settembre su tutto il territorio regionale a causa di condizioni meteo che determinavano una forte pericolosità per lo sviluppo e propagazione degli incendi, l’organizzazione AIB è dovuta comunque intervenire in questo periodo su 135 ripuliture, delle quali ben 64 hanno richiesto un vero e proprio intervento di messa in sicurezza dell’area interessata da parte delle squadre AIB.
“Nonostante la collaborazione tra Regione Toscana, Enti competenti, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, volontariato AIB, che hanno operato congiuntamente per sensibilizzare cittadini e operatori su questo tema – ha sottolineato l’assessore Remaschi – rimane ancora molto da fare. Dobbiamo ulteriormente lavorare su questo aspetto, sempre in collaborazione con le associazioni di categoria dei coltivatori, con l’obiettivo di favorire sempre più la prevenzione incendi nello svolgimento delle attività agricole o forestali”.
Le province più colpite – Le province maggiormente interessate questa estate da eventi sono state quelle di Grosseto, Livorno e Firenze, in particolare da segnalare il notevole aumento di incendi a Grosseto e Livorno rispetto agli anni precedenti. Da sottolineare che non si sono mai verificate condizioni tali da mettere in seria difficoltà le capacità operative dell’Organizzazione regionale.
Gli incendi boschivi che hanno percorso più superficie si sono avuti il 7 agosto in località La Parrina nel comune di Orbetello con 115 ettari bruciati e a Chiessi, nel comune di Marciana, con circa 50 ettari. Il 12 agosto a La Bandita, nel comune di Santa Fiora, con 22 ettari.
Tutti i dati – fanno notare i tecnici della Regione – sono ancora da considerare provvisori, in attesa dei rilievi ufficiali che saranno disponibili a conclusione delle operazioni di perimetrazione delle aree percorse da fuoco: attività di competenza del Corpo Forestale dello Stato.
Riorganizzazione – Il riordino amministrativo ha richiesto alla Regione Toscana di rimodulare l’organizzazione delle sale operative di livello provinciale unendole nei territori di Pisa – Livorno e Prato – Pistoia e passando quindi dai 10 COP AIB degli anni scorsi agli 8 di questa estate.
Sono rimaste immutate le aree di competenza, pressoché intercomunali, sulle quali operano i Direttori Operativi (DO) AIB, nonché le Forze dello Stato ed il Volontariato specializzato AIB e il personale degli enti competenti.
Come funziona la AIB La lotta attiva è coordinata operativamente da una Sala regionale (SOUP) e da 8 Centri operativi provinciali attivi nel periodo estivo. La direzione delle operazioni di spegnimento è svolta da 174 operatori degli Enti e da personale del Corpo forestale dello Stato.
La segnalazione di incendi boschivi può partire da strutture del servizio antincendi boschivi o da cittadini tramite il numero verde 800425425 della Regione Toscana, il 1515 del Corpo Forestale dello Stato o il 115 dei Vigili del Fuoco; le chiamate sono poi indirizzate ai COP o alla SOUP, in relazione ai rispettivi periodi e orari operativi.
Sul territorio sono impegnate Unioni di Comuni, Città metrolitana di Firenze, Comuni ed Enti parco regionali, che organizzano e gestiscono squadre operative costituite da circa 440 operai forestali idonei all’AIB, ai quali si affiancano le Associazioni di volontariato AIB che in Toscana riuniscono circa 4.000 volontari.
Complessivamente la struttura regionale dispone di 612 mezzi, tra fuoristrada e autobotti, specificamente allestiti per gli interventi di spegnimento e per il controllo del territorio.
Inoltre la Giunta regionale tramite gara di appalto, mette a disposizione elicotteri per il supporto alle forze terrestri nello spegnimento degli incendi boschivi. Il contratto prevede uno schieramento variabile in relazione alle condizioni di rischio che va da un minimo di due elicotteri al massimo di dieci, nello schieramento estivo.
Dal 1° ottobre gli elicotteri sono 4, schierati in base Firenze, Livorno, Lucca e Siena.