GROSSETO – «Grosseto s’è desta». Così Cristina Gimignani commenta l’evento di sabato scorso a Grosseto. «Grande partecipazione al varo dei comitati per il no della fondazione delle libertà per il bene comune facente capo a Altero Matteoli – dice Cristina Gimignani responsabile provinciale per la provincia di Grosseto -. C’era tutto uno spaccato della società maremmana interessato alle ragioni del no, preoccupati di vedere la propria terra sottostimata e sotto rappresentata qualora questa riforma passasse».
«L’iniziativa, che era allargata a tutte le forze politiche e sociali che volevano partecipare, mi ha fatto ricordare lo spirito degli anni ’90, quando le signore di mezza età partecipavano ai cortei insieme agli studenti – prosegue Gimignani -: quando sfilava Grosseto, era uno dei gruppi più numerosi, con uomini e donne di tutte le età. Bisogna tornare a partecipare, smetterla di accusare la politica di colpe non sue, quando è l’unica arma che il cittadino ha per far sentire la propria voce. Un ringraziamento particolare va naturalmente al professor Vincenzo Gherghi e all’avvocato Raffaele De Luca, a tutti i partecipanti e soprattutto ai consiglieri comunali presenti, di maggioranza e opposizione, che con la loro presenza hanno dimostrato che prima che uomini e donne di parte, siamo esseri pensanti e soprattutto civili».
Soddisfatto anche il coordinatore regionale Ruggero Barbetti, sindaco di Capoliveri, che ha ricordato «l’importanza di allargare la partecipazione della campagna referendaria alla società civile e alle forze politiche che appoggiano il no». Pasquale Virciglio, il consigliere comunale che ha aderito all’iniziativa, afferma: «È stata questa la prima uscita pubblica con partecipazione a un evento che ho contribuito a realizzare. Io non voto no per odio verso qualcuno, ma per amore verso il mio paese e la città che in me ha riposto tanta fiducia».
Altero Matteoli, in attesa dell’evento che lo porterà in Maremma, ha ringraziato «sentitamente quanti, nella giornata di ieri, hanno partecipato all’evento che ha varato i comitati del no della fondazione delle libertà per il bene comune da me presieduta. Sarà una campagna referendaria serrata , dove sono certo che Grosseto, città che storicamente ama partecipare alla politica, avrà un grosso ruolo in questa fase, città dove un sindaco come Vivarelli Colonna ha aderito alla campagna del no senza se e senza ma».