ROSELLE – Continuano le attività di studio e di promozione al Parco archeologico di Roselle: gli studenti dell’università di Siena saranno protagonisti di un tirocinio formativo nell’ambito dei corsi di laurea in Scienze storiche e del patrimonio culturale e Archeologia dell’università di Siena. Il periodo di stage, effettuato sotto la direzione di Gabriella Poggesi della soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo e con il supporto scientifico di Andrea Zifferero, docente di Etruscologia e antichità italiche nell’ateneo senese, è stato realizzato con la collaborazione del Comune di Grosseto, attraverso il Museo archeologico che ha lavorato per facilitare il gruppo dei ricercatori fornendo un supporto logistico e organizzativo.
Il tirocinio durerà circa un mese, fino cioé alla metà di novembre. Gli studenti saranno introdotti alle tecniche di rilevamento digitale dei monumenti del Parco e alla diagnosi dei depositi archeologici presenti sotto la superficie del terreno attraverso indagini geofisiche, non invasive.
Prosegue così e si rafforza la campagna di promozione di Comune e Soprintendenza per dare ulteriore slancio al legame e allo scambio culturale tra l’Area archeologica di Roselle e il Museo archeologico e d’arte della Maremma, che ne conserva e ne espone i reperti.
Un campagna mirata principalmente a incoraggiare le visite di turisti e residenti a entrambi i siti. Chi infatti si presenta alla biglietteria del Museo con il biglietto di ingresso degli scavi archeologici di Roselle può accedere alle sale di piazza Baccarini al costo di 2,50 euro, completando così, a un prezzo agevolato, un quadro ricco di dettagli nella storia dell’antica città.
Il Museo, infatti, ospita al piano terra il percorso cronologico dedicato interamente a Roselle, che tra frammenti iscritti di vasi, ricostruzioni di case, corredi funebri e statue romane, approfondisce e completa la visita all’area archeologica. Ai visitatori viene inoltre consegnato un questionario per capire quanti hanno hanno scelto di andare al Parco quanti al Museo e quanti a entrambi e soprattutto per indagare i motivi per cui non si visitano entrambi i luoghi (mancanza di informazione, mancanza di mezzi pubblici, altro).
Un depliant in italiano e in inglese è disponibile nei luoghi di maggiore affluenza turistica al fine di comunicare l’iniziativa.