Foto di repertorio
FIRENZE – Le risorse non assegnate del fondo per il sostegno ai ‘morosi incolpevoli’ (cioè alle famiglie sotto sfratto a seguito dell’improvvisa perdita del lavoro o di una malattia) potranno essere utilizzate come contributo affitti dai Lode di Firenze e Grosseto. La decisione è stata presa dalla Giunta regionale toscana dopo aver valutato l’insieme delle risorse assegnate ai vari Lode (soggetti gestori del patrimonio di edilizia popolare) della regione.
La Giunta ha deciso di non procedere secondo prassi nella divisione delle risorse da destinare al contributo affitti nelle varie aree della toscana, ma di autorizzare le realtà di Firenze e Grosseto ad attingere dalle risorse regionali già a loro diposizione come sostegno contro la morosità incolpevole e rimaste non assegnate. Firenze potrà così contare su 1.134.000 euro, Grosseto su 369.000. In entrambi i casi le risorse ottenute in questo modo sono superiori a quelle che sarebbero spettate alle due realtà dividendo i 4,5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione per il contributo affitti nel 2016 secondo i criteri tradizionali.
“La crisi ha ristretto fortemente le risorse disponibili e aumentato la richiesta di aiuto e di contribuiti – spiega l’assessore regionale alla casa Vincenzo Ceccarelli – per questo dobbiamo valutare con attenzione la divisione delle risorse e cercare soluzioni vantaggiose per tutti, anche a patto di uscire dalla consuetudine”. “Con questo atto – spiega l’assessore – di fatto mettiamo Firenze e Grosseto nella condizione di poter utilizzare risorse maggiori di quelle che avrebbero avuto a disposizione dividendo il contributo regionale tra tutte e dieci le realtà toscane, e allo stesso tempo tutti gli altri lode avranno un vantaggio, perchè i 4,5 milioni di contributo regionale saranno divisi tra otto soggetti invece che tra dieci. Dunque tutti avranno un pò di più e nessuna risorsa resterà inutilizzata”.
Si ricorda che i fondi per la morosità incolpevole sono collegati ad un composto da risorse in parte nazionali (Fondo per la morosità incolpevole), in parte regionali. Quelle nazionali non possono cambiare destinazione d’uso, mentre la Regione è potuta intervenire sui residui della parte regionale.
I fondi destinati al ‘contributo affitti’, invece, negli anni scorsi provenivano dal concorso di risorse statali e risorse regionali (circa 8 milioni dallo Stato e 2 dalla Regione nel 2015). Ad oggi, però, il contributo statale per questa voce è stato azzerato e, nonostante un incremento delle risorse regionali (passate da 2 a 4,5 milioni negli anni 2015/2016), questo ha portato ad una drastica riduzione delle risorse a disposizione.