GROSSETO – Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna replica alle parole di Lorenzo Mascagni, capogruppo del Pd, sulla questione del bando periferie e dell’assegnazione di finanziamenti da parte del Governo Renzi alla città di Grosseto.
«Quanto meno singolare l’intervento del consigliere di minoranza Lorenzo Mascagni – dice Vivarelli Colonna – sulla presunta assegnazione al Comune di Grosseto delle somme provenienti dal bando del Governo a favore delle periferie degradate, dandone l’annuncio come se si dimenticasse di essere all’opposizione».
«Lo scorso agosto, la nuova Amministrazione che ho l’onore di guidare ha deciso di partecipare a quel bando mettendo insieme una serie ambiziosa di progetti per oltre undici i milioni di euro: un intervento complesso e multisettoriale che cambierà per sempre, ed in meglio, il volto di Roselle».
«Abbiamo messo a sistema una serie di interventi, integrandoli con la riqualificazione della zona dello scheletro delle Terme, con il collegamento delle ciclabili fino al progetto del ponte sull’Ombrone, che era sì finanziato ma di fatto irraggiungibile. La scorsa amministrazione, in maniera timorosa e modesta, aveva pensato di partecipare con la sola riqualificazione del Poggio, per poco più di 400mila euro. Se dovessimo ridurre tutto ad una scarna ma efficace percentuale, la differenza di merito da attribuire sarebbe di oltre il 96 per l’attuale amministrazione a fronte di poco meno di 4 per la passata».
«Ora, leggere la dichiarazione del consigliere Mascagni che brinda a questo successo come se ne avesse merito, non solo è bizzarro ma suona anche offensivo per chi ha lavorato alacremente, anche a ferragosto, per presentare al Governo una progettualità complessa e articolata. Quello che è successo pare un inutile spot elettorale di un modesto consigliere di minoranza in soccorso all’ennesima puntata della lunga campagna di annunci vuoti che Renzi ama praticare ormai da anni. Un consigliere che dovrebbe ben sapere che nella pubblica Amministrazione esiste una realtà solo e quando un atto ufficiale la sancisce. Noi abbiamo partecipato al bando. Se saremo assegnatari del finanziamento – quando ci sarà l’ufficialità – saremo noi a brindare. Il merito sarà nostro e di nessun altro».