GROSSETO – Era stato uno dei problemi affrontati anche in campagna elettorale, uno dei temi più sentiti dai grossetani. Parliamo della presenza dei parcheggiatori abusivi in alcune aree della città. Proprio in questi giorni sui social e anche alla nostra redazione sono arrivate segnalazioni da parte dei lettori. «I parcheggiatori – dicono – ci sono ancora e continuano a molestare chiunque arrivi».
E proprio ieri su Facebook è stato direttamente il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna a rispondere ad una grossetana che denunciava questa situazione. «Ieri (mercoledì, ndr) – scriva il sindaco – 2 interventi fatti. Durante la presenza (dei vigili, ndr) li mandiamo via, poi quando scade il turno tornano…, mandarli via definitivamente è impossibile, limitarne la presenza possibile. Allo stato attuale è così. Ma stiamo comunque studiando un piano che li allontanerà definitivamente».
Ma quali sono i progetti a cui sta lavorando il Comune? Lo abbiamo chiesto all’assessore alla Sicurezza Fausto Turbanti che ha ci ha confermato nel giro di qualche mese l’integrazione del copro della Polizia Municipale con nuovi agenti.
«Per allontanare i parcheggiatori abusivi c’è bisogno di un maggiore presidio da parte della Polizia Municipale – dice Turbanti -. Noi in questi primi mesi di amministrazione abbiamo creato la task force antidegrado che grazie alla disponibilità dei vigili che operano in straordinario abbiamo aumentato i controlli. Avremmo bisogno perà di più agenti e per questo assumeremo compatibilmente con le casse comunali 8 o 9 nuovi vigili».
Proprio pochi giorni fa infatti è arrivata la conferma dello sblocco delle assunzioni e il Comune potrà quindi avvalersi di nuovo personale. «Credo che i nuovi vigili – aggiunge Turbanti -, che saranno tutti destinati alla task force antidegrado, saranno operativi nei primi mesi del 2017. Il sindaco ha le idee molto chiare: c’è bisogno di presidiare Porta Corsica, la piazza della stazione, i parcheggi di via Don Minzoni e dell’ospedale. Su questo abbiamo preso un impegno e lo faremo».