GROSSETO – E’ la continuità adesso il pensiero fisso dell’FC Grosseto, dopo la vittoria esterna a Savona nella sesta di campionato. Lo riconosce Francesco Marianeschi, uno dei centrocampisti della rosa biancorossa, ventissettenne con l’esperienza di chi ha cambiato tante maglie. “Fra Sanremo e Savona è cambiato qualcosa – ha ammesso – l’avvio di gara è stato abbastanza simile, cercavamo una compattezza che potesse darci maggiore sicurezza per un risultato positivo, forse la sfortuna di aver preso gol ha fatto mancare qualche certezza. A Savona siamo partiti più compatti e abbiamo trovato il gol, e soprattutto non ne abbiamo preso. Più i minuti passavamo e più difficilmente avremmo subito gol, la sensazione era questa. Ora manca solo la continuità, ma è il bello e il brutto di questo sport essere sempre sotto esame. Abbiamo sbagliato troppo all’inizio. Sapevo di venire qua e incontrare difficoltà, anche come piazza calcistica, ma sono cose che si mettono nel conto. C’erano equilibri interni da sistemare”. “Se vengo poco utilizzato? Purtroppo questo è un campionato – ha continuato – con meccanismi che a volte ti penalizzano, a volte no. So che a volte c’è da soffrire, a volte da gioire. Il mister fa le sue scelte e non c’è nessun problema. Ho fatto la serie D l’anno scorso a Gubbio e a Fano, poi ho giocato a Rapallo, Lavagna, a Terni, alla San Bonifacese e al Fossombrone. La serie D è molto cambiata, al di là dei valori in campo, agonistici e tecnici; ci sono tanti gironi, i playoff non contano niente. Può succedere che non sei pronto e devi giocare lo stesso, o sei bravo ma giochi poco perchè hai un ruolo delicato”. Nè manca il coraggio nel dire che il Grosseto, attualmente penultimo con cinque punti in sei gare, è ancora in corsa per i piani alti della classifica. “Credo proprio di si – ha detto, senza timori scaramantici – ho vissuto altri anni delle partenze sbagliate e arrivi quasi al traguardo, c’è ancora tempo per recuperare gli sbagli dell’inizio. Io sono arrivato ad agosto, ho firmato ed il mister Cari andava via. I cambi di allenatore non permettono un ambiente sereno per lavorare tranquilli, però adesso speriamo di aver trovato il giusto amalgama, anche perchè gli alibi sono finiti, c’è da pedalare in campo e basta”. E come il tecnico Marco Sanna nei giorni scorsi, Marianeschi auspica una vittoria casalinga, per la società ma soprattutto per avvicinare i tifosi: “Fa piacere averceli vicino e sentirli incitare. Da parte nostra c’è tutta la volontà di dare questa sterzata in casa. Vittorie solo in trasferta? Casualità, forse in casa c’è voglia di dimostrare qualcosa, ma nessuna tensione o nervosismo”.