FOLLONICA – Oltre 200 interventi tra cui sei salvavita. È il bilancio della stagione 2016 del piano salvamento nel comune di Follonica. Un piano che costa ogni anno 400 mila euro, 90 dei quali sostenuti dall’amministrazione comunale in una collaborazione tra pubblico e privato.
«Questo piano, dal punto di vista delle politiche del mare, è un unicum – afferma soddisfatto l’assessore Alberto Aloisi -. Quest’anno lo abbiamo arricchito ulteriormente e, grazie ai servizi offerti, siamo riusciti a coprire l’intera città. Basti pensare che nel 2013 avevamo tre punti della Croce rossa che quest’anno sono raddoppiati salendo a sei. Importante il ruolo dell’utilizzo delle unità cinofile con un operatore e un defibrillatore, l’intuizione di ampliare il servizio anche alla spiaggia di ghiaia oltre il Fosso Cervia, nella zona nord, ha consentito di salvare la vita di una persona».
Le torrette, comprese quelle degli stabilimenti balneari, sono disposte in maniera omogenea, ogni 160-200 metri, tanto da coprire tutto il litorale «nonostante l’allargamento del fronte spiaggia. Lo scorso anno abbiamo avuto tre decessi, e invece quest’anno nessuno. Anzi, delle 200 operazioni di salvataggio 20 erano particolarmente gravi, e ben sei hanno consentito di tutelare altrettante vite umane».
Il piano non è più volto solo a salvare i bagnanti, precisa Aloisi «è più ampio, riguarda chi porta i cani fuori dalle spiagge dedicate, o chi gioca a pallone aldilà della play area, e in alcuni casi c’è stato da dirimere tensioni e liti. Un piano quindi che regola anche la sana convivenza in spiaggia».
«Uno dei grandi pregi di Follonica è che il suo mare è sicuro, il fondale scende lentamente, e questo piano vuole esaltare proprio questa caratteristica, di spiaggia sicura».
«Voglio fare un ringraziamento – afferma Aloisi – alla Croce rossa, alla società di Salvamento, al consorzio degli stabilimenti balneari, alla Capitaneria, ai Vigili del fuoco e alla Protezione civile che, tutti assieme, hanno consentito di realizzare il piano». In futuro il piano verrà potenziato, anche perché il tratto a nord crescerà di due terzi rispetto ad ora e anche lì la sicurezza dovrà essere garantita.