GROSSETO – «L’azione collettiva promossa dalla CNA Fita è aperta a tutti gli autotrasportatori che hanno acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine camion di medie (da 6 a 16 tonnellate) /o grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate) delle marche DAF, Daimler/Mercedes-Benz, Iveco, MAN/Volkswagen, Volvo/Renault e Scania, immatricolati tra il 1997 al 2011». Affermano dalla Cna.
«Gli associati di CNA Fita – salvo eventuali spese vive – possono partecipare all’azione collettiva senza alcun costo di istruttoria, mentre per le imprese non associate la pratica sarà a pagamento. L’azione collettiva ha come obbiettivo facilitare l’accesso alla giustizia delle piccole e medie aziende ed in particolare di quelle artigiane, che potrebbero non avere le competenze e/o le risorse per agire individualmente in un giudizio complesso per il risarcimento dei danni derivanti dalla violazione delle norme antitrust». Precisa Cna.
Aderendo all’azione collettiva si parteciperà alle azioni giudiziali e stragiudiziali che saranno poste in essere per ottenere il risarcimento dei danni causati dal cartello. «L’azione collettiva – precisa Anna Rita Bramerini , Direttore di CNA Grosseto – non sarà una class-action vera e propria, in quanto nel nostro ordinamento questo strumento non è ancora accessibile per gli imprenditori, ma sarà instaurato un giudizio per tutelare collettivamente l’interesse degli autotrasportatori e far ottenere a ciascuno di essi il ristoro del danno effettivamente subito”. Il nostro sistema giuridico già prevede, infatti, che soggetti danneggiati dalla stessa condotta illecita possano agire insieme nello stesso processo per ottenere il risarcimento spettante individualmente. Il vantaggio di un’azione collettiva risiede nella riduzione dei costi in ragione delle economie di scala, che vengono a crearsi e nella protezione da eventuali comportamenti non corretti da parte delle imprese responsabili dell’illecito anticoncorrenziale, che hanno una forza economica molto maggiore rispetto ai singoli autotrasportatori».
«L’entità del risarcimento spettante a ciascun acquirente di autocarri non può essere allo stato esattamente quantificata, anche perché la decisione della Commissione non è stata ancora integralmente pubblicata – precisa Bramerini -. In via del tutto indicativa, si sa che il sovraprezzo medio causato dai cartelli si aggira intorno al 20% del prezzo del camion acquistati nel periodo di vigenza dell’accordo illecito. Nella liquidazione del danno si dovrà tener conto anche di interessi e rivalutazione monetaria a partire dal momento dell’acquisto».
I tempi saranno i più rapidi possibili: L’azione collettiva è già pronta per partire, in quanto le imprese di MAN, Volvo/Renault, Daimler, Iveco e DAF hanno ammesso la propria responsabilità in cambio di uno sconto sulla sanzione. Prima, pertanto, si aderirà all’azione collettiva, prima si potrà ottenere il risarcimento dei danni subiti. Le imprese interessate ad aderire all’azione collettiva possono contattare CNA Fita di Grosseto al numero 0564-471211, presso cui possono firmare la convenzione per l’adesione e consegnare copia della documentazione rilevante, in particolare i documenti comprovanti l’acquisto/il leasing/ il noleggio a lungo termine degli autocarri. Per dare la possibilità a tutti di partecipare all’azione la raccolta delle adesioni si protrarrà fino a tutto il mese di ottobre 2016.