GROSSETO – «Non ricordo che si sia stato un caos come quello di quest’anno nella scuola». Questa è la frase che più si sente tra gli oltre 130 insegnanti precari che questa mattina attendevano gli incarichi annuali per materna, elementari, medie e superiori. Un piccolo esercito, che dovrà spartirsi i posti ancora vacanti, e che spesso non sono neppure un posto, ma solo poche ore di lezione, 18, 12, addirittura 8 per una supplenza che ti porta sull’Amiata, sino a santa Fiora.
La Uil questa mattina ha chiesto l’intervento dei Carabinieri e ha fatto una denuncia per rifiuto e omissione di atti d’ufficio. Inoltre farà anche una denuncia alla Corte dei Conti per danno erariale. «Chiederemo ai dirigenti scolastici la verifica dei punteggi di tutte le persone che oggi, vedremo se legittimamente – afferma Fabrizio Settembrini, segretario provinciale Uil scuola -, si apprestano a godere di questa grave situazione».
Una situazione che, comunque vada, sembra scontentare tutti. I sindacati, le insegnanti, i presidi. I Cobas questa mattina hanno organizzato un presidio di protesta sulle scale dell’Isis Bianciardi, in piazza De Maria, dove si svolgevano le operazione di assegnazione degli incarichi. I Cobas chiedono, tra le altre cose, l’ampliamento delle assunzioni, sia dei docenti che degli Ata, e la stabilizzazione dei precari con oltre 36 mesi di servizio, e il ripristino del doppio canale.
Uil e Cgil contestano alcune scelte del Provveditorato: l’inserimento in graduatoria di chi ha vinto la causa è stato fatta con il punteggio aggiornato, e invece l’aggiornamento doveva essere rimandato al prossimo anno «alcuni insegnanti si sono visti così scavalcati indebitamente dai colleghi» afferma la Uil. Anche la scelta di chiudere le graduatorie ai ricorsi giunti entro un paio di giorni fa non è piaciuta al sindacato «Oggi ci sarebbe stata una sentenza importante, che avrebbe sciolto molti nodi per tanti insegnanti – afferma Anna Maria Giurelli della Cgil – si poteva attendere un altro giorno».
La Uil promette battaglia, e già questa mattina Settembrini, dopo le divergenze emerse con il provveditore Giacomo D’Agostino prima delle operazioni di assegnazione è andato dai Carabinieri per sporgere denuncia (nella foto sotto un momento del botta e risposta tra Settembrini e D’Agostino).
«Nonostante reclami e diffide a procedere all’assegnazione degli incarichi – afferma Settembrini – oggi il dirigente dell’ambito, D’Agostino ha ritenuto di dover procedete con gli incarichi Gae ai docenti. Le conseguenze sono che docenti con 20 anni e più di servizio che si sono viste rifiutare la domanda di inserimento in graduatoria non lavoreranno, mentre altri si sono visti scavalcare indebitamente perché gli inserimenti sono stati fatti con punteggio aggiornato. Sono decine le persone vittime di queste violazioni».
Il rischio ora è che quanto fatto questa mattina non sia definitivo, e che a rimetterci, come sempre, siano i ragazzi, che vedranno ulteriormente ritardata l’assegnazione degli insegnanti, o, peggio ancora, se li vedano cambiare nel corso dell’anno scolastico.