GROSSETO – Autostrada, geotermia e referendum costituzionale: quel legame che ancora tutti non conoscono. Sinistra Ecologia e Libertà, che già da tempo ha annunciato la sua contrarietà alla riforma costituzionale e la sua battaglia per il no al referendum, lancia la tesi per cui con la riforma approvata la Maremma sarebbe più vulnerabile sui temi dell’autostrada e della geotermia.
«La campagna referendaria in vista del voto del 4 dicembre – a parlare è il coordinatore provinciale Marco Sabatini – entra nel vivo ma il rischio, dovuto anche alla personalizzazione compiuta da Renzi (“se perdo vado a casa”) è quello di avvicinarsi a quella data senza conoscere, salvo qualche “argomento principale”, cosa prevede una Riforma che riguarda una marea di articoli della nostra Costituzione. Uno di questi, di cui praticamente non si parla affatto, e che interessa anche molto il nostro territorio, è l’art. 117, cioè quello che stabilisce chi tra Stato centrale e Regioni esercita la potestà legislativa, in pratica chi, sui tanti temi che riguardano la vita del paese e delle comunità locali, decide cosa e come».
«Finora ad esempio l’art. 117 stabiliva che sulla produzione dell’energia, sulle infrastrutture strategiche e le grandi reti di trasporto la competenza a decidere era condivisa. Regioni, sentiti gli enti locali, e Stato decidevano insieme se e come fare. Ma se il 4 dicembre dovesse vincere il “Sì” non sarà più così. Lo Stato centrale avrà la competenza legislativa esclusiva su queste materie, come su molte altre, ed il potere decisionale si allontanerà dai territori».
«Le conseguenze che la modifica costituzionale avrà sulle questioni “locali” sono evidenti. Su temi come l’Autostrada Tirrenica e lo sfruttamento dell’Energia geotermica, i Comuni e le comunità locali non conteranno più nulla. Così come non conteranno più nulla le Giunte, i Consigli regionali e chi ne fa parte. Le Province sappiamo bene che fine hanno fatto: non fare più le elezioni prov.li doveva far risparmiare, il risultato è che il debito pubblico della Pubblica Amm.ne cresce costantemente e la rappresentanza democratica dei territori è ridotta ai minimi termini».
«Se prevarrà il Sì, Autostrada Tirrenica e Centrali geotermiche – ma anche altro visto che ad esempio la Maremma è individuata come potenziale luogo di stoccaggio di scorie nucleari – saranno realizzate in assenza di un qualunque contraddittorio con gli Enti locali, grazie al “diritto di preminenza” del modificato art 117 che ogni Governo – presente e futuro – potrà applicare a sua discrezione con potere sovraordinato rispetto a qualunque norma ritenuta in contrasto».
«Approfondendo la Riforma si comprenderà che le materie importanti completamente sottratte ai territori non sono solo queste. Ed allora un invito: prima del 4 dicembre i cittadini provino ad informarsi andando oltre quello che verrà detto nelle grandi televisioni. Ne scopriranno delle “belle” e potranno scegliere se provare ancora a contare qualcosa votando NO o rinunciare definitivamente, votando Sì, al diritto di decidere il proprio futuro».