GROSSETO – “L’istanza presentata dai Consiglieri appare fondata, fatte naturalmente salve eventuali e diverse motivazioni che potranno essere fornite da codesta amministrazione. Confido dunque nella vostra cortese collaborazione per verificare con maggior dettaglio le ragioni che hanno determinato l’attuale composizione della Giunta in violazione della percentuale minima del genere meno rappresentato e, soprattutto, per garantire che siano tempestivamente posti in essere tutti gli adempimenti necessari per modificare la composizione della stessa Giunta assicurando la partecipazione ad essa di almeno un altro componente di genere femminile”.
Così i passaggi finali della nota prodotta dal Difensore civico della Toscana, in riscontro all’istanza presentata dai Consiglieri comunali di centrosinistra (l’istanza era stata firmata daLorenzo Mascagni, Manuele Bartalucci, Ciro Cirillo, Marco Di Giacopo, Catuscia Scoccati del Pd, da Carlo De Martis e Marilena Del Santo della Lista Mascagni Sindaco e da Rinaldo Carlicchi de Passione Grosseto), che da alcuni giorni, esattamente dal 26 settembre, giace sulla scrivania del sindaco di Grosseto.
Una posizione quella del Difensore civico che avvalora la tesi portata avanti dai consiglieri del centrosinistra che ormai da subito dopo la nomina della giunta da parte di Vivarelli Colonna avevano segnalato la violazione della legge Delrio sulla rappresentanza di genere.
«Ricordiamo – spiegano dal centrosinistra – che il Difensore Civico è l’organismo deputato per legge a intervenire nei casi di cattiva amministrazione, quando un atto è stato emanato in modo irregolare o illegittimo e in generale quando non sono rispettati i principi di buona amministrazione».
«Ebbene, il Difensore Civico, allo stato degli atti, ritiene che il primo atto compiuto dal Sindaco, quello con il quale lo scorso 27 giugno ha nominato la propria Giunta, sia stato emanato in violazione della legge. Da oltre tre mesi domandiamo spiegazioni, ma il Sindaco ha ritenuto di trincerarsi dietro ad un inspiegabile silenzio, fino addirittura a tacere sulla nota pervenutagli dal Difensore Civico».
«Se non provvede il Sindaco provvederemo noi, per quanto nelle nostre prerogative e possibilità, a mettere a disposizione dei cittadini tutti gli atti e i documenti di cui otterremo la disponibilità. Noi pensiamo che una ‘buona amministrazione’ sia tale quando agisce con trasparenza, quando rende conto ai cittadini del proprio operato, informandoli e condividendo i percorsi che decide di intraprendere.
«A questo punto il Sindaco una risposta dovrà darla. Se non a noi consiglieri di opposizione, se non ai cittadini, al Difensore Civico una risposta dovrà darla».
Ecco il documento completo di risposta all’istanza: LINK