GROSSETO – Con le sentenze nn. 4015-4016-4017 del 28 settembre 2016 la Sezione V del Consiglio di Stato, “definitivamente pronunciando sull’appello” presentato da Federcaccia Toscana contro le sentenze del TAR Toscana del 24 giugno scorso, mette la parola fine alle pretese di Liberacaccia di avere diritto di nominare propri rappresentanti nei comitato degli ATC nonostante un numero di iscritti assolutamente minoritario rispetto ad altre Associazioni venatorie.
Il TAR Toscana aveva sorprendentemente accolto i ricorsi di Liberacaccia avverso le delibere di nomina dei Comitati di Gestione degli Atc di Firenze, Grosseto e Lucca, sconfessando proprie precedenti ordinanze e sentenze con le quali aveva affermato la piena legittimità della scelta dei nominativi proposti dalle Associazioni venatorie sulla base della proporzionale rappresentatività espressa dal numero degli associati iscritti sul territorio provinciale: il Consiglio di Stato riafferma oggi, definitivamente appunto, i principi fissati dalle norme regionali in materia, che dettano l’obbligo di rispettare la eventuale designazione congiunta delle associazioni venatorie e, in assenza di accordo, di procedere alla nomina sulla base del criterio della rappresentatività.
Le sentenze del Consiglio di Stato accolgono integralmente l’appello di Federcaccia Toscana, ristabiliscono una condizione di rispetto del diritto e di principi elementari di democrazia, affermano la piena correttezza e legittimità delle nomine dei componenti dei Comitati di Gestione degli ATC di Firenze, Grosseto e Lucca, a suo tempo decise dagli Enti competenti (Città Metropolitana di Firenze e Province di Grosseto e Lucca) nella piena osservanza delle norme e della reale rappresentatività delle Associazioni sul territorio.