GROSSETO – Troppe classi sono ancora senza insegnanti. Ancora non sono state assegnate le supplenze annuali e sono tanti i ragazzi che per molte materie non hanno ancora iniziato il programma. Una situazione che riguarda molte classi in provincia, nei piccoli come nei grandi centri abitati.
«Sono la mamma di un’alunna di seconda elementare del plesso scolastico di via Buozzi a Follonica – afferma una nostra lettrice -. Vi scrivo a nome di altri genitori che, come me, si trovano ad affrontare una situazione paradossale. Ad oggi non abbiamo ancora la maestra di matematica ma più assurdo è che a nostre domande nessuno sa darci una spiegazione se non che il docente di ruolo non ha accettato la cattedra e siamo in attesa che il provveditore decida la supplenza, ma vista la mole di aggiornamenti ministeriali ha bisogno di un’altra settimana di tempo. Il problema è che la scuola dovrebbe avere come priorità l’educazione e l’insegnamento ai bambini che passa anche attraverso una continuità didattica. Ad oggi questo è messo in secondo piano dall’esigenza di garantire i diritti, certo legittimi, degli insegnanti, ma quello che ne consegue è tutto sulle spalle dei bambini».
Situazione, se possibile, ancora peggiore per la scuola di Montieri, che quest’anno è dislocata a Boccheggiano. I 39 ragazzi (tra prima media e la pluriclasse che unisce la seconda e la terza) sono in carico al momento a due sole insegnanti, di italiano e di storia dell’arte. «Le lezioni sono regolari dal lunedì al mercoledì, il giovedì della scorsa settimana sono stati a scuola per sole 3 ore e venerdì e sabato a casa. Praticamente – affermano i genitori – tre giorni pieni su sei. E questa settimana andrà nella stessa maniera, anzi forse anche peggio visto che domani le ore di lezione saranno solo tre». Per questo i genitori stanno pensando ad una giornata di protesta. A Boccheggiano poi, a causa della pluriclasse, l’orario per gli insegnanti non è neppure completo, e dunque non sarà neppure semplice trovare docenti disposti ad accettare l’incarico.
Una situazione che si sta ripetendo in varie scuole, visto che gli incarichi annuali non sono ancora stati assegnati, e che viene aggravata dalla mancanza dei docenti per il sostegno.