GROSSETO – Piazza Dante accoglierà il mercato di Campagna Amica. Nei giorni scorsi il direttore della Coldiretti di Grosseto, Andrea Renna, ha incontrato in Comune il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. L’appuntamento con i prodotti a chilometro zero dei produttori è previsto ad ottobre 2016 la quarta domenica, a novembre e a dicembre 2016 la prima domenica, a gennaio 2017 la terza domenica e da febbraio a giugno 2017 la prima domenica di ogni mese.
“L’agroalimentare di qualità è strategico per il nostro territorio e non solo per la promozione di prodotti di grande pregio – commenta Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto – ma anche come chiave di diffusione e comunicazione della Maremma intera. Il settore contribuisce per oltre il 13,4% al Pil nazionale, con un valore complessivo di 208 miliardi di euro, senza contare l’appeal che ha oggi in Italia il turismo enogastronomico, la seconda voce di richiamo per un territorio. È necessario puntare sulla qualità, sulla filiera corta, sull’eccellenza dei prodotti enogastronomici e questa terra ha tutte le caratteristiche e qualità per diventare una destinazione per tutto un pubblico interessato al food and beverage.”
“La Giunta comunale – ha commentato Renna – ha inteso accogliere la nostra proposta e noi siamo grati all’Amministrazione. Un’opportunità del genere sarà importante per le nostre imprese del circuito di Campagna Amica, per dare vita al primo mercato di Campagna Amica nel centro della città in modo stabile e duraturo. Un’esperienza pilota che parte ad ottobre e si ripeterà anche nel 2017. In un momento di criticità per le imprese agricole, occasioni come queste devono essere colte da imprenditori e consumatori perché si guarda a salubrità, rintracciabilità e genuinità dei prodotti agricoli”.
Vivarelli Colonna ha ufficializzato al direttore Renna che giovedì prossimo, 29 settembre, sarà presente a Firenze al Mandela Forum, con la fascia tricolore, per prendere parte all’iniziativa di Coldiretti tesa a difendere il prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea nella Giornata nazionale dell’extravergine italiano che in Maremma ha storia, tradizioni e qualità indiscusse.
Concorrenza sleale, speculazioni, mancanza di trasparenza, truffe ed inganni, mettono a rischio il futuro di uno dei simboli della Maremma. Per la prima volta sarà gustato l’olio nuovo dell’annata 2016/2017 proveniente dalle diverse regioni con le valutazioni di esperti assaggiatori ma saranno anche rese note le prime previsioni produttive in Italia per la raccolta di quest’anno con una partecipata spremitura in piazza.
Sarà anche l’occasione per conoscere nelle specifiche proprietà dal vivo la produzione nazionale che può contare sul maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa e sul più vasto patrimonio di varietà di olive del mondo. Focus sulle truffe dell’olio con la dimostrazione pratica delle frodi e degli inganni più frequenti in Italia e nel mondo ma in azione ci sarà anche il tutor dell’extravergine per guidare nell’acquisto e nel consumo. Le molteplici proprietà dell’olio di oliva saranno infine oggetto dell’open space dedicato all’innovazione con eclatanti curiosità dalla cucina alla tecnologia, dai nuovi prodotti alla cosmetica fino all’olio di oliva più costoso al mondo.
Con gli agricoltori della Toscana e della provincia di Grosseto, sarà presente anche il presidente provinciale Marco Bruni e, tra gli altri, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’intera giunta nazionale insieme al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e al Ministro della Giustizia Andrea Orlando. Presenti, infine, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il governatore della Toscana Enrico Rossi.
“Con il sindaco di Grosseto, così come con tutti gli altri primi cittadini del territorio, intendiamo avere un rapporto di proficua collaborazione – ha detto Andrea Renna -. Ringraziamo il Sindaco per l’attenzione che ha dedicato alle nostre proposte. L’obiettivo di Campagna Amica è quello di far comprendere sempre di più l’importanza della qualità dei prodotti, della filiera corta e delle produzioni a chilometri zero, facendo riflettere i cittadini e consumatori un po’ di più su quello che mangiamo e quello che diamo da mangiare ai nostri figli, in termini di provenienza, di sicurezza alimentare e rintracciabilità delle produzioni”.