GROSSETO – “E’ con la consapevolezza di chi rappresenta cultura, storia e tradizioni ma anche prospettive e futuro nell’interesse di tutti i cittadini che domenica mattina si torna a caccia” a parlare è Francesco Rustici, presidente della federazione provinciale dell’Arci Caccia di Grosseto il giorno dell’apertura generale della caccia.
“Consapevoli che la caccia – continua il presidente Arci Caccia – per il suo stretto e indissolubile collegamento con la buona gestione del territorio e la tutela della biodiversità, assolve, come dimostrano i dati scientifici, e non certo le polemiche salottiere del fondamentalismo animalista, ad una funzione sociale necessaria per l’ambiente e utile per l’agricoltura”.
“Grosseto e la Toscana – insiste Francesco Rustici – sono stati sempre alla testa dei processi riformatori sul versante venatorio. Modelli da seguire anche per altre Province e Regioni. Oggi però, e lo diciamo con spirito costruttivo, registriamo difficoltà ed incertezze che vanno subito affrontate e risolte rimettendo mano a scelte, come quelle contenute nella legge obiettivo per il contenimento dei cinghiali, che hanno palesato evidenti limiti”.
“Anche il lavoro degli Ambiti Territoriali di Caccia, dopo le recenti sentenze, il superamento delle province e le nuove disposizioni legislative, deve essere più concreto e rispondente alle attese. Per questo proponiamo alla Regione Toscana di attivare un tavolo istituzionale con tutte le forze interessate per mettere ordine sull’intera materia – si legge nella nota -. In tal senso l’Arci Caccia di Grosseto farà la sua parte con lungimiranza e senso si responsabilità smascherando chi all’interno del mondo venatorio, ad iniziare dalla Libera Caccia, fa due parti in commedia e punta decisamente al fallimento della riforma e degli Atc. Curioso leggere sulle colonne dei giornali le critiche dei vertici provinciali di Libera Caccia rivolte ad additare le inadempienze dell’ATC grossetano, lo stesso del quale hanno minato la struttura e l’operatività e di cui, ad oggi, sembrano essere gli unici soggetti organici”.
“Il nostro impegno – continua Francesco Rustici – lo daremo fianco a fianco con le altre associazioni venatorie con le quali abbiamo dato vita alla Confederazione dei Cacciatori Toscani, che è bene ricordarlo, per numeri e radicamento, rappresenta, con l’80%, la stragrande maggioranza dei cacciatori. Lo faremo anche per dare forza all’unità dei cacciatori, obiettivo indispensabile per costruire la casa comune dei cacciatori e non fermarsi a tavoli di coordinamento di secondo livello, incapaci di incidere sulla realtà.”
“Il nostro pensiero in queste ore è rivolto a tutti i cacciatori – conclude il presidente dell’Arci Caccia di Grosseto –perché possano vivere, a cominciare da domani, giornate venatorie in sicurezza e in serenità con la schiena dritta e la testa alta di cittadini che rispettano le leggi e non devono vergognarsi di nulla. Anzi. Un caloroso in bocca al lupo a tutti!”