GROSSETO – «Il territorio del Montecucco è palesemente incompatibile con centrali geotermiche; è del tutto evidente. Non prenderne atto significherebbe stravolgere un intero sistema economico locale che negli anni ha dato risultati tangibili, valorizzando ambiente, colture agricole tradizionali e prodotti agroalimentari d’eccellenza. In quell’area si sovrappongono le Doc e Docg Montecucco, Dop olio extravergine di oliva Seggiano, Docg Brunello di Montalcino, Igt castagna dell’Amiata, Igp fungo del monte Amiata, Pef legname del bosco e Dop pecorino toscano». Così Luca Sani, presidente della commissione agricoltura della Camera.
«A questo proposito, oggi ho presentato ai competenti ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico un’interrogazione a risposta in commissione, con l’obiettivo di capire se e quali margini ci sono per bloccare la realizzazione a Montenero (Castel del Piano) della centrale geotermica proposta dalla società “Gesto Geothermal Italy”».
«La valutazione d’impatto ambientale positiva per la centrale geotermica pilota di Montenero rilasciata lo scorso 31 agosto dal ministero dell’Ambiente, è un atto dovuto per legge rispetto alla richiesta di un’azienda che ha esercitato un proprio diritto. Il problema vero, peraltro, è un altro: si deve arrivare a escludere a priori la possibilità di realizzare impianti industriali di un certo tipo in territori come la Val d’Orcia tutelandone per via paesistica e urbanistica la peculiarità, in modo da precludere a monte la realizzazione di certi impianti. Le zone di vocazione della Docg Montecucco e dell’Olivastra di Seggiano Dop, in questo seno, hanno saputo sviluppare un proprio sentiero di sviluppo che coniuga qualità ambientale, qualità dell’accoglienza turistica e qualità delle produzioni agroalimentari. Cosa di cui va preso atto».
«Penso sia questa la strada principale da battere, senza peraltro escludere i ricorsi per via amministrativa».