MAGLIANO IN TOSCANA – Dall’8 settembre scorso è stato istituito all’ufficio anagrafe un nuovo punto di raccolta e registrazione delle dichiarazioni di volontà in merito alla donazione di organi e tessuti.
Il Comune di Magliano in Toscana ha aderito al progetto “Una scelta in Comune”, campagna di promozione per la donazione di organi e tessuti dopo la morte a scopo di trapianto, frutto di un accordo di collaborazione tra Regione Toscana, Federsanità-ANCI , ANCI Toscana, AIDO e Centro Nazionale Trapianti.
E’ il primo Comune di provincia di Grosseto che, attivando il collegamento con il Centro Nazionale Trapianti, con le nuove procedure di registrazione darà la possibilità a tutti i cittadini maggiorenni di manifestare la propria volontà riguardo la donazione di organi e tessuti sia in occasione del rilascio o del rinnovo della carta d’identità, che in qualsiasi momento della vita lo si voglia dichiarare, firmando un apposito modulo reperibile presso l’ufficio anagrafe.
I dati acquisiti verranno registrati ed inviati telematicamente alla banca dati del Centro Nazionale Trapianti per consentirne l’immediata consultazione da parte dei Centri Regionali per il Trapianti. Ai sensi di legge risulta valida l’ultima dichiarazione resa in ordine di tempo.
Poichè la manifestazione del consenso o del diniego costituisce una facoltà e non un obbligo per il cittadino, il personale dell’ufficio anagrafe, garantendo piena libertà di scelta, presenterà l’opportunità offerta dall’attuale normativa vigente.
In caso di ripensamento sarà possibile anche modificare in qualsiasi momento l’orientamento espresso o anche cancellare la dichiarazione di volontà precedentemente registrata, compilando l’apposito modulo presso l’ufficio anagrafe dove si è manifestata la prima volontà o rivolgendosi ad uno degli uffici dislocati sul territorio nazionale, collegati alla banca dati del Centro Nazionale Trapianti.
Anche in questo caso la successiva ed immediata registrazione nel Sistema Informativo Trapianti garantirà ai Centri Regionali per i Trapianti la certezza di consultare sempre l’ultima volontà espressa dal cittadino.