GROSSETO – Come ogni anno inizia la scuola e nel mondo dell’insegnamento inizia il caos. Specie per chi ancora non ha il posto fisso. Questa mattina al Provveditorato avrebbero dovuto assegnare gli incarichi per le immissioni in ruolo, ma le operazioni si sono rivelate più complesse del previsto.
Un gruppo di insegnanti precari si è infatti presentato sotto al Provveditorato assieme ai sindacati. La protesta scaturisce da una serie di ricorsi fatti da molto insegnanti precari in tutta Italia per l’inserimento nelle cosiddette Gae, le graduatorie a esaurimento da cui si attinge per l’immissione in ruolo.
I ricorsi erano partiti da una sentenza del Consiglio di Stato che stabiliva, per le insegnanti con diploma magistrale conseguito prima del 2001-2002, l’abilitazione automatica all’insegnamento, quella stessa che una volta si conseguiva solo tramite concorso. Questa decisione ha comportato, per coloro che hanno fatto ricorso, e solo per loro, l’inserimento nelle graduatorie Gae. Insomma, per semplificare: le insegnanti, per vedere applicato quanto stabilito dal Consiglio di Stato, hanno dovuto fare ricorso. Qualcuna si è rivolta al Giudice del Lavoro, qualche altra al Tar e altre ancora al Consiglio di Stato per essere inserite in graduatoria.
Molte le insegnanti in provincia di Grosseto che hanno intrapreso una di queste strade. Per alcune è già arrivata una sentenza, per altre invece la strada non è ancora terminata. Questa mattina il Provveditorato però ha effettuato le convocazioni senza tenere conto di quanto stabilito dal giudice (a differenza di quel che sarebbe avvenuto in altre regioni d’Italia). Per questo i sindacati hanno accompagnato le insegnanti «C’è una sentenza del Tribunale che impone l’inserimento con riserva nelle Gae dei ricorrenti per supplenze e ruoli» afferma Fabrizio Settembrini della Uil che ha incontrato il provveditore Giacomo D’Agostino.
Le assunzioni, per legge, debbono essere prese al 50% dalla graduatoria del concorso (quello vecchio) e al 50% dalle Gae. E questo rende chiara l’idea di quanto sia fondamentale essere inserite in queste graduatorie a esaurimento. «Molti problemi sono stati generati dagli errori della legge 107» sottolinea Anna Maria Giurelli della Cgil.
Anche tra le insegnanti c’è chi non è comunque contento di questo inserimento in graduatoria: «io che ho preso l’abilitazione con il concorso mi vedo passare avanti gente che si vede riconosciuta l’abilitazione d’ufficio. Ero 14esima e finirò 24esima. È giusto?».
Alcune insegnanti, esasperate, hanno anche richiesto l’intervento dei Carabinieri. Dopo l’incontro con i sindacati sembra che il Provveditorato abbia deciso di prendere in considerazione e inserire, per le immissioni in ruolo, anche chi era tra i ricorrenti (con sentenza del giudice del lavoro) e che questa mattina non era stato convocato. La partita è comunque ancora lunga, specie per quanto riguarda l’assegnazione degli incarichi annuali. E tra tre giorni inizia la scuola.